Ragusa

Criticità per la sanità iblea, servizi a rischio

RAGUSA – Le continue criticità nella sanità iblea mettono a rischio il diritto alla cura della salute dei cittadini che si recano nei presidii sanitari della provincia, partendo dalle Unità di Pronto Soccorso, dove la carenza di medici e personale sanitario rende ancora più lunghe le attese per le visite, con numerosi accessi e l’impossibilità di sopperire, in tempi brevi, a tutte le richieste.

Così, all’aumentare delle criticità si moltiplicano le lamentele e le proteste anche organizzate, come per il sit-in del 16 settembre scorso a Modica, proprio davanti all’Ospedale “Nino Baglieri”, per protestare contro il mal funzionamento del Pronto Soccorso e in particolare contro le croniche lunghe attese. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di cittadini, di rappresentati politici, sindacali e di associazioni.

Nelle scorse settimane, un’altra protesta è stata organizzata dalle organizzazioni sindacali di categoria per chiedere il potenziamento del Servizio sanitario pubblico provinciale.

“Con una nota sottoscritta anche dal Commissario straordinario dell’Asp, Fabrizio Russo – ha dichiarato dall’Asp di Ragusa il direttore sanitario, Raffaele Elia, sul Pronto soccorso di Modica – abbiamo chiesto l’attivazione dei ‘fast track’, un modello organizzativo che prevede per gli infermieri al triage la possibilità di trasferire in reparto, ai fini della dovuta assistenza, i pazienti con patologie minori, bypassando in questo modo il Pronto soccorso. Inoltre, al fine di accelerare l’iter diagnostico terapeutico e di ridurre i tempi d’attesa, dal 23 agosto è attivo in via sperimentale un nuovo modello organizzativo. Esso prevede che i primari di Medicina e di Chirurgia, alla presenza del direttore del Pronto Soccorso, garantiscano, ogni mattina alle 8, un’attività di consulenza specialistica in loco”.

“Il prossimo 27 settembre – ha aggiunto parlando degli altri Pronto soccorso della provincia – ospiteremo a Ragusa la G.A.P., l’associazione Gruppo Anestesisti Piacentini e nel corso dell’incontro valuteremo il fabbisogno di personale dei nostri reparti d’emergenza-urgenza in modo da prevedere l’inserimento, laddove necessario, di queste risorse ‘esterne’ in regime di turnazione”.

“Infine – ha concluso Elia – è stata appena esitata la procedura selettiva volta all’individuazione di dirigenti medici per la branca specialistica di Medicina d’Emergenza e Urgenza, a copertura di 31 posti vacanti. A fronte di appena nove aspiranti, gli ammessi in graduatoria sono risultati quattro”.