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Crocierista muore in nave: l’equipaggio conserva cadavere nel frigo bar, la famiglia denuncia

Lasciano per sei giorni il cadavere di un uomo rinchiuso in un frigorifero destinato alle bevande a bordo di una nave da crociera. Con questa denuncia, presentata mercoledì scorso al tribunale federale della Florida, la famiglia del defunto Robert Jones, 78 anni, accusa l’azienda  Celebrity Cruises, compagnia croceristica fondata nel 1988, di aver provato a conservare impropriamente il corpo dell’uomo provocandone la decomposizione.

Maxi risarcimento

Avere aver nascosto il fatto di non avere a bordo un obitorio funzionante, nonchè di aver dissuaso la moglie di Jones dal portare il corpo del marito a Porto Rico, l’accusa della causa alla Celebrity. Moglie, figlie e nipoti, nelle vesti di querelanti chiedono adesso un risarcimento ammontante a 1 milione di dollari.

Obbligata

Nel documento, si legge che Jones sarebbe morto a causa di un infarto. A sua moglie, Marilyn Jones, concesse due opzioni dopo la morte del 78enne. Poteva far rimuovere il suo corpo dalla nave a San Juan, Porto Rico, o lasciarlo a bordo fino a quando la nave non avesse raggiunto Fort Lauderdale, in Florida, sei giorni dopo. Il personale della nave, secondo i querelanti, avrebbe fornito a Jones una serie di motivi per non accettare la prima opzione. L’altra, quella che alla fine è stata scelta dalla donna, era appunto tenere il corpo a bordo.

Obitorio a bordo per legge

Le navi da crociera sono legalmente obbligate ad avere obitori, poiché i decessi durante le traversate sono abbastanza comuni. Tuttavia, secondo la denuncia, l’obitorio era fuori uso e il corpo di Jones sarebbe stato messo in un refrigeratore per bevande, che non era abbastanza freddo da conservare un corpo.