Ragusa

Crollo torre faro a Pozzallo: scaricabarile Comune-Regione

POZZALLO (RG) – Sono tanti i danni causati dal maltempo nelle ultime settimane ma ci sono alcuni problemi che si sarebbero potuti evitare se solo si agisse in tempo.

Il crollo di una delle torri faro, a Pozzallo, rientra in pieno in questa problematica visto che la questione era già stata segnalata a marzo e sono passati quindi diversi mesi. La Capitaneria di Porto ha dovuto interdire alcune zone della struttura portuale proprio a causa del crollo e adesso si succedono le polemiche ma soprattutto rimbalzano le responsabilità. Tra Comune e Regione, in particolare, si è aperto un ampio dibattito che sposta dall’una all’altra parte la colpa per quello che è accaduto.

Dalla Regione arriveranno torri faro mobili per evitare ogni restrizione – ha prontamente dichiarato l’assessore regionale al ramo Marco Falcone – ma il comune guardi alle proprie inadempienze invece di cimentarsi in polemiche sterili. Il sindaco di Pozzallo, anziché strumentalizzare le legittime preoccupazioni di operatori e suoi concittadini – ha aggiunto Falcone – dovrebbe guardare alle proprie inadempienze: da ben 3 anni la Regione aveva stanziato 1,2 milioni di euro per la progettazione e la messa in sicurezza del porto ma purtroppo, ancora oggi, non un solo atto è stato prodotto dal comune”.

Il primo cittadino ha già richiesto un intervento celere alla Regione, considerando anche l’ordinanza della Capitaneria a tutela dell’incolumità di persone e veicoli transitanti nell’area portuale ma non accetta le critiche dell’esponente del Governo regionale.

“Alla corretta iniziativa della Capitaneria deve adesso seguire, con estrema celerità, l’intervento della Regione Sicilia per mettere in sicurezza l’area – ha evidenziato il sindaco, Roberto Ammatuna – e quindi se entro le prossime ore la Regione non interverrà per rendere di nuovo fruibili le aree portuali, non escludo gesti di protesta eclatante. Non era mai accaduto prima d’ora che il porto venisse bloccato – ha aggiunto ancora il primo cittadino di Pozzallo – e la Regione deve assumersi le proprie responsabilità. Il tempo delle parole e delle promesse è terminato e se non seguiranno con la massima tempestività i fatti, si potrà arrivare anche ad uno sciopero generale”.

“Purtroppo – conclude – le segnalazioni c’erano già state: questo, insieme ad altri pericoli, erano stati segnalati in aula all’Ars durante la discussione della Legge finanziaria, insieme alla proposta di prevedere forme di sostegno per i porti siciliani. L’infrastruttura di Pozzallo è stata a lungo ignorata dai diversi Governi che si sono succeduti. Chissà che adesso ci si accorga, improvvisamente, che il tutto necessita di celeri interventi e di un massiccio stanziamento di risorse”.