Il Parlamento in seduta comune ha dato il via libera con 420 voti al nome di Felice Giuffrè – quota Fratelli d’Italia – come decimo componente laico del Consiglio superiore della magistratura. Il nome di Giuffrè era stato avanzato durante la scorsa in seduta in sostituzione di Giuseppe Valentino (anche lui indicato da FdI) costretto a farsi da parte dopo l’uscita della notizia di un suo coinvolgimento nel processo di ‘Ndrangheta ‘Gotha’ proprio nel giorno della cattura di Matteo Messina Denaro.
Giuffrè, siciliano e docente di Diritto pubblico all’Università di Catania, martedì non era riuscito ad essere eletto: nella prima votazione a Montecitorio il giurista aveva incassato solo 295 voti, meno del minimo di 364 (i tre quinti dei componenti dell’Assemblea) richiesti dalla legge. Ce la fecero Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Ernesto Carbone, Claudia Eccher, Rosanna Natoli, Michele Papa, Fabio Pinelli e Roberto Romboli, che con 531 consensi è stato il più votato.