Cronaca

Cuginetti uccisi da Suv, in migliaia al funerale Simone

Una piazza e una chiesa gremita hanno accolto la bara bianca del piccolo Simone D’Antonio, morto domenica nell’ospedale di Messina travolto dal Suv che aveva ucciso il cuginetto subito dopo l’impatto.

Fuori dalla chiesa c’erano alcune migliaia di persone in lacrime a dare l’estremo saluto al bambino.

Il corteo aperto dai giovani dei gruppi parrocchiali del Gees della diocesi di Ragusa.

Dietro la bara i genitori Antonio e Valentina e subito dopo, con il commissario straordinario del comune Filippo Dispenza, autorità militari e civili, anche il vicepremier Luigi Di Maio.

Ingente lo spiegamento delle forze dell’ordine.

Tante persone sono rimaste fuori dalla chiesa perché strapiena in ogni ordine di posto.

“La responsabilità di questa tragedia va tenuta in debito conto. Dobbiamo fare in modo che non si guidi più in stato di ebbrezza o sotto l’effetto della droga perché queste tragedie non accadano più” ha detto il vescovo di Ragusa, Carmelo Cuttitta, durante l’omelia ai funerali di Simone.

“Alessio e Simone hanno raggiunto la vita eterna e sono in compagnia di Dio”, ha detto ancora il vescovo, che alla fine della sua omelia ha chiesto un applauso per i due cuginetti.

Un applauso lungo due minuti ha rotto il silenzio in una chiesa impietrita dalla commozione e dal dolore.

“Il vicepremier mi ha promesso l’interessamento del governo per una nuova legge sull’inasprimento delle pene per gli omicidi stradali e che spero porterà il nome dei nostri figli: devono stare in galera per tutta la vita e per le vite innocenti che hanno strappato alla vita”.

Lo ha detto Alessandro D’Antonio, padre del piccolo Alessio e che, poco prima dei funerali di Simone, ha incontrato Di Maio in forma privata.

L’uomo ha chiesto giustizia per il figlio 11enne, cosi come aveva fatto domenica dal pulpito della chiesa, durante i funerali del figlio.