E’ in corso, dalle 10 di stamattina, un sit-in alla stazione centrale di Palermo per la vertenza Trenitalia, l’ultima commessa in uscita da Almaviva, gestita senza esuberi e per la quale l’azienda aggiudicataria, Comdata, dichiara da subito una riduzione del 35%.
“Il cambio d’appalto delle attività di Customer Care di Trenitalia ha, ormai, assunto i connotati di un vero e proprio ricatto occupazionale ai danni di lavoratori impiegati su una commessa fra le più redditizie e prestigiose di Almaviva – dichiarano Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Ugl Comunicazioni – La decisione di Comdata di chiudere la procedura di clausola sociale, pervenuta alle organizzazioni sindacali il 16 giugno, prefigura uno scenario nel quale i lavoratori, pur di salvaguardare il proprio posto di lavoro, saranno costretti ad accettare delle condizioni lavorative di gran lunga peggiorative rispetto alle precedenti”.
La proposta di assunzione formalizzata da Comdata, spiegano i sindacati, prevede la riduzione fino al 50% delle ore di lavoro, “senza tacere inoltre il fatto che i lavoratori dovranno far pervenire la loro adesione entro un termine esiguo, 21 giugno, ragion per cui è preclusa ogni possibilità di trattativa sindacale”. “E’ evidente – aggiungono – che ci troviamo di fronte all’atto definitivo di destrutturazione della normativa legale e contrattuale in tema di clausola sociale dei call center che, in aggiunta al tema mai risolto della delocalizzazione del lavoro all’estero e alle gare d’appalto aggiudicate con l’esclusivo criterio del massimo ribasso, sta mettendo seriamente a rischio l’intero perimetro occupazionale del settore”.
“Fa specie – proseguono i sindacati – che, ancora una volta, sia una società-committenza finanziata da capitale pubblico, quale è Trenitalia, a determinare la palese violazione di una legge dello Stato”. Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom e Ugl Comunicazioni ribadiscono la richiesta d’intervento immediato delle istituzioni per fermare “una mera speculazione a carico dei lavoratori”.
I lavoratori Almaviva della commessa Trenitalia, già in sciopero a oltranza dal 17 giugno, continueranno la loro protesta fino a quando “Comdata non verrà riportata a più miti consigli e il committente Trenitalia non si assuma la responsabilità sociale di lavoratori che da anni contribuiscono, in maniera determinante, a fornire un servizio di assistenza al cliente d’eccellenza”.
Nella foto un momento del sit-in alla stazione di Palermo (foto profilo Facebook Cgil Palermo)