Infrastrutture

Dal Ponte all’alta velocità, Salvini e Ferrovie: “Tutto pronto entro il 2029”

“Stiamo spendendo 11 miliardi sulle ferrovie siciliane e altrettanti da Salerno a Reggio Calabria. Che senso avrebbe non fare il ponte e perdere quindi un’ora e mezza per l’attraversamento dello stretto?”. Matteo Salvini presiede la formale inaugurazione del raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo, progetto Cantieri parlanti.

Il tratto inaugurato

Un tratto di 43 chilometri totalmente nuovo di cui 37 in sotterranea, a monte di quello attuale che corre sulla costa, che costerà 2,3 miliardi di euro ( “ma i costi andranno aggiornati visto l’aumento dei prezzi”, ci tiene a precisare Filippo Palazzo, commissario straordinario per RFI), e porterà la durata del viaggio da Messina a Catania dall’attuale ora e 15 minuti (“Nel 1867 quando fu inaugurata si impiegava meno tempo” , ricorda il sindaco di Taormina Mario Bolognari”) a 45 minuti. Il ministro dei trasporti non poteva mancare per ricordare a chi tra i contrari al Ponte sostiene che prima vanno fatte le altre opere, che in Sicilia di opere ferroviarie se ne stanno facendo già molte.

“Nove lotti su dieci già finanziati”

“Dei dieci lotti in cui è diviso il raddoppio Palermo-Catania-Messina, nove sono finanziati, cinque sono in fase di realizzazione e gli altri in gara – fa i conti Palazzo – speriamo entro la fine del 2023 di avviare i lavori su tutti i lotti”. L’unico lotto a non avere ancora copertura finanziaria è quello del nodo di Catania nella parte che va dalla stazione centrale (che dovrebbe venire interrata) fino ad Acquicella con la liberazione degli Archi della Marina. A ricordarlo, davanti alla platea, è il sindaco Bolognari : “So che si sta lavorando al progetto, per Catania e tutta la Sicilia orientale è fondamentale”, sottolinea.

Ferrovie: “Opera sarà messa in funzione nel 2030”

Quello che si apre oggi è il cantiere della Messina-Catania, diviso in due lotti: da Giampilieri a Taormina e da Taormina a Fiumefreddo. Da lì fino a Catania il doppio binario esiste già. Sarà un’opera mastodontica che, secondo le stime dell’amministratore delegato di Fs Luigi Ferraris, “sarà ultimata nel 2029 e messa in esercizio nel 2030”.

Le altre opere

Tra le opere che verranno realizzate, anche la nuova stazione di Taormina, che sarà sotterranea e collegata al centro città tramite ascensori. Mentre nella nuova stazione di Letojanni dovrebbe avvenire lo scambio con la tratta Alcantara – Randazzo, vecchia linea ormai dismessa da anni ma che si prevede di ripristinare come linea turistica. La stazione di Giardini Naxos sarà spostata più a monte, proprio nella zona di Trappitello, e porterà il nome di Alcantara-Giardini.

Una “media velocità”

Non sarà un’alta velocità, come nel resto d’italia, così come non lo sarà quella tra Catania e Palermo. Si andrà al massimo a 200 km orari e non a 300 come tra Roma e Napoli o tra Roma e Milano. Ad ammetterlo è anche il presidente della Regione Renato Schifani. “Diciamo che è una media velocità, non alta. Mi hanno spiegato che è meglio così per motivi tecnici e strategici. E la trovo una scelta intelligente”. Quali siano questi motivi, però, in sede di presentazione non è stato spiegato.

Il Ponte

Non può mancare il tema Ponte. Benedetto da tutti, a cominciare dall’ad di We Build Pietro Salini, a cui la mega opera è stata affidata senza passare da una nuova gara d’appalto. “Come i Romani iniziarono a unificare il Paese, così il Ponte lo farà definitivamente”, chiosa. Reggerà un’unica campata da 3,2 km a un uso anche ferroviario considerato che la più lunga unica campata ferroviaria esistente oggi al mondo ne misura 1,4 km? “Se non è stata fatta finora – risponde Salini – non è perché la tecnologia non ne è stata capace, ma perché nei territori dove sono stati costruiti questi ponti evidentemente non serviva”.

“Costerà meno di un anno di Reddito di cittadinanza”

Quanto costerà? “Meno di un anno di reddito di cittadinanza – risponde il ministro Salvini – e almeno il ponte resterà”. Secondo il cronoprogramma del vicepremier, l’inizio dei lavori dovrebbe scattare entro il 2024 e l’opera ultimata in cinque anni. “Penso agli imprenditori siciliani che devono essere bravi il doppio rispetto a quelli del resto d’italia perché hanno più costi di logistica e di trasporti – conclude Salvini – questa è la cultura del fare che si scontra con quella della rassegnazione e dei signor no per professione”