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Dalla Finanziaria 165 milioni per disabilità e non autosufficienza

Rifinanziati i fondi per la disabilità e la non autosufficienza. È quanto previsto dalla Finanziaria regionale pubblicata di recente: 165 milioni per quest’anno e 290 milioni per il biennio 2022-23.

Cinque milioni di euro, per il 2021, vengono stanziati per l’avvio di progetti integrativi, migliorativi e aggiuntivi per gli studenti portatori di handicap nelle scuole secondarie di secondo grado, per potenziare l’assistenza igienico-personale.

“Positiva la previsione per i progetti e servizi integrativi e aggiuntivi in favore degli studenti disabili. – afferma Elvira Morana, responsabile del Dipartimento socio-sanitario della Cgil. – Tuttavia, considerato l’iter che è stato previsto, avviso e ricognizione delle necessità eccetera, risulta indispensabile il rispetto della calendarizzazione di tutte le azioni ante inizio anno scolastico, al fine di evitare che il quadro venga definito ad apertura scolastica avanzata.

Bisogna fare coincidere avvio dell’anno scolastico e contestuale avvio servizi aggiuntivi ponendo fine a quanto finora registrato e al calvario delle famiglie e degli studenti stessi. Prendiamo atto – prosegue Elvira Morana – dello stanziamento previsto per il fondo riguardante la non autosufficienza e disabilità. Tuttavia riteniamo indispensabile la visione complessiva degli interventi in detto ambito con la definizione del piano triennale che andava esitato fin dall’anno scorso e non consegnato ad oggi alle parti sociali.

Serve inoltre – conclude la rappresentante della Cgil – la definizione di un compendio sulla disabilità e non autosufficienza: un vero riordino di tutte le norme ad oggi frammentate in diverse leggi regionali”.

La Finanziaria prevede anche misure di contrasto alla violenza di genere: il governo stanzia oltre un milione di euro all’anno per finanziare centri antiviolenza e case di accoglienza ma anche percorsi aventi come obiettivi l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza.

“Ben vengano le risorse per il pagamento delle rette dei centri anti-violenza, un problema che si ripropone annualmente perché questi centri assicurano un servizio a favore delle donne che subiscono violenza; – sottolinea ancora Elvira Morana – però oltre a ciò è necessario aumentare le risorse per assicurare alle donne l’indipendenza economica necessaria per loro ed eventualmente per i loro figli, quindi occorre prendere anche in questo caso provvedimenti più concreti e che garantiscano alle donne un reddito a lunga durata”.

Tutto questo, come detto, è quanto affermato da Elvira Morana, rappresentante della Cgil. Abbiamo provato ovviamente ad interpellare anche Cisl e Uil, ma nessun esponente dei due sindacati ci ha rilasciato dichiarazioni.