PALERMO – Ventisei milioni di euro messi a disposizione per la nascita di nuove imprese. In questi giorni sono stati emessi i primi decreti di finanziamento per l’avviso 3.5.1-02, denominato “interventi di supporto alla nascita di nuove imprese sia attraverso incentivi diretti, sia attraverso l’offerta di servizi, sia attraverso interventi di micro-finanza. Aiuti alle imprese in fase di avviamento in de minimis”.
In questo modo, i progetti presentati potranno ricevere circa il 40% dell’importo totale da finanziare, a titolo di acconto. Oltre i primi 26 milioni, saranno distribuiti in un secondo momento altri 40 milioni di euro. I decreti appena emessi seguono la stipula delle convenzioni tra l’amministrazione regionale e le singole imprese, che regolerà i rapporti tra le due e determinerà lo svolgimento del progetto. In precedenza le ditte aggiudicatarie hanno trasmesso la documentazione propedeutica alla stipula dell’atto, e per renderne più agevole la sottoscrizione, si è deciso di far coincidere la data di inizio lavori con la data del decreto, e di considerare vincolante la durata dell’operazione come da cronoprogramma allegato in fase di progettazione. Per ogni attività è stato quindi generato un “codice caronte”, ed emesso il decreto. L’avviso prevede la realizzazione di progetti d’investimento con aiuti in regime “de minimis”.
In tal modo, sarà offerto supporto alla nascita di piccole imprese, con nuove idee e soggetti, favorendo un’occupazione stabile, e incoraggiando il talento imprenditoriale e i percorsi virtuosi e innovativi.
Il bando si concretizza in agevolazioni sotto forma di contributo in conto capitale alle piccole imprese di nuova costituzione, sulla base di una procedura valutativa a sportello. Nell’ottica dell’innovazione, sono stati scelti prevalentemente i progetti realizzati negli ambiti tematici della Strategia regionale dell’Innovazione.
Il contributo massimo previsto per ciascun progetto va da 30 mila a 250 mila euro. L’investimento dovrà essere realizzato e localizzato nel territorio regionale siciliano. Il beneficiario del finanziamento deve essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori o essere in possesso del Durc, il documento unico di regolarità contributiva. Naturalmente, le imprese che si sono aggiudicate il finanziamento devono anche essere in regola con la normativa antimafia e possedere la capacità economico-finanziaria in relazione al progetto da realizzare, documentata mediante attestazione rilasciata da un istituto di credito comprovante la solidità dell’impresa istante, nonché la reale capacità di fare fronte sia alla quota di cofinanziamento. Altro punto fondamentale, le imprese non devono essere state colpite, nei tre anni precedenti alla data di pubblicazione dell’avviso, da procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni, per violazione dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa.
Nella proposta progettuale sono stati illustrati nel dettaglio le varie fasi del progetto d’investimento, compresa quella realizzativa del risultato finale da conseguire, in un cronoprogramma con indicazione dei mesi necessari per la conclusione dell’intervento a partire dalla data di avvio.