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“Dammi Vento”, un viaggio tra mare e introspezione

CATANIA – Un giovane uomo e una giovane donna, Luca e Giulia, raccolgono, nel loro viaggio attraverso oltre tremila miglia marine e un profondo cammino nella loro essenza più nascosta, l’eredità che un’altra coppia molti anni prima ha voluto lasciargli.

“Dammi vento. Rotta verso ponente”, Bertonieditore, è un certosino lavoro a quattro mani dei due autori, Paola Mezzogori e Sandro Ardizzon, entrambi appassionati di navigazione a vela: la Mezzogori con esperienza di campionati nazionali di hobie cat, e oggi anche insegnante di yoga; Ardizzon da sempre vicino alle tematiche ambientali.

Proprio l’amore per il mare aperto, nella lucida e tuttavia lirica narrazione è la chiave che, attraverso diversi colpi di scena, porta i protagonisti a ritrovare il proprio sentire appannato dagli eventi avversi occorsi, a entrambi sulla terra ferma. Giulia, con la sua pelle ambrata, i suoi folti capelli ricci, la sua estrema fragilità dopo una relazione tossica e le sue origini Capoverdiane, si affida completamente alla zia paterna Tindara, quasi una madre per lei, che nell’isola immaginaria di Levante, la sottopone a una cura di amore fatta di cucina, yoga e affetto che la spingerà a capire di dover ricominciare, una volta in forze, a camminare da sola per ritrovarsi. Luca, anch’egli profondamente amareggiato dal fallimento della sua relazione e dal licenziamento, in un intreccio di contatti a lui sconosciuti, si ritrova a dover consegnare un oggetto a qualcuno; scoprirà essere Tindara, e scoprirà in Giulia la sua compagna di viaggio.

Il vento tra i capelli, aiuterà a sciogliere i nodi tra i pensieri e le i insicurezze; le nuotate di Giulia al chiaro di luna e le immersioni di Luca aiuteranno entrambi a superare le proprie paure e a scoprire persone diverse e molto più libere da ciò che i due credevano di essere.

La lettura scorre veloce e quasi si avverte il fruscio delle onde contro lo scafo o la salsedine sulle labbra. Il silenzio del mare quando si è in immersione è perfettamente percepibile e la sua magia di altro mondo, ma anche la liberazione quando si riemerge, dall’acqua e dal dolore. La navigazione, i porti che Luca e Giulia toccheranno, il cibo, le traversate nelle notti in cui le stelle uniscono cielo e mare in un unicum, saranno la cura per entrambi, fino alla fine inaspettata e intensa.

Un libro che permette di sperare a tutti coloro che cadono: basta prendere il timone fra le mani e chiedere al mare “Dammi Vento”.