Cultura

Daniel Mauceri, l’Arte dei Pupi Siciliani riscoperta sui social

Un viaggio attraverso i pupi della tradizione siciliana. È quello che facciamo con Daniel Mauceri, puparo da tre generazioni della famiglia Vaccaro-Mauceri di Siracusa.

Il sipario si alza nel 1978, quando i fratelli Saro e Alfredo Vaccaro misero in scena il loro primo spettacolo a Siracusa. Poi negli anni novanta, l’arrivo della famiglia Mauceri. In quarant’anni di attività migliaia gli spettatori, i premi e i riconoscimenti alla loro arte.

“Una tradizione quella dei pupi che deve continuare a far sognare” come ci racconta il maestro martellando su un piccolo scudo in rame, pronto per essere indossato da un “nuovo Orlando”.

“Sono cresciuto respirando l’odore del legno, sporcandomi le mani di pittura e scandendo i miei pomeriggi dopo la scuola al suono degli utensili di mio nonno, Alfredo Vaccaro” – racconta Daniel e aggiunge-. L’arte dell’arrangiarsi è lo stile di vita di un puparo. Per costruire le mie opere non posso andare a comprare gli attrezzi dal ferramenta, devo costruirli da me. E lo faccio con quello di cui dispongo nel mio laboratorio. È un continuo divenire, il mio lavoro”.

A Siracusa, la tradizione dei pupi è unica nel suo genere. Le teste dei pupi, infatti vengono create con l’antica tecnica della carta pesta, tramandata dai nonni di Daniel, Alfredo e Rosario Vaccaro. Una peculiarità siracusana, a differenza delle altre famiglie siciliane che, invece, la realizzano in legno.

Tutto si conserva e tutto si trasforma, nel piccolo laboratorio della famiglia Vaccaro-Mauceri di via Giudecca, in Ortigia, nel quartiere storico di Siracusa. Qui la tradizione dell’opera dei pupi viene reinterpretata da Daniel. Non solo pupi ma anche statue sacre, monili e gioielli, tutte creazioni che diventano storia da indossare.

All’interno del laboratorio, si mantiene un religioso silenzio, solo il rumore di un lavorio incessante, scandisce lo scorrere del tempo.

Teste di marionette, corpi di legno senza vita che saranno animati dalle sapienti mani di un puparo come Daniel Mauceri. Ogni oggetto, qui dentro, racconta un viaggio nel tempo sulla costruzione dei pupi che dal passato, giunge al presente. Tradizione e innovazione si mescolano per raggiungere nuove frontiere. Anche quelle virtuali, perché la pandemia ha bloccato gli spettacoli, da oltre un anno.

Daniel ha fondato l’associazione “Opera dei Pupi Vaccaro-Mauceri”. “Lo scopo è sempre quello di continuare a promuovere la passione per il teatro” – spiega -. Non sono rimasto fermo, lo spettacolo deve continuare”.

In questo senso il puparo è diventato social. L’attività di Daniel, infatti, viene raccontata attraverso un canale youtube e una pagina facebook.

L’arte pupara è uscita dal laboratorio ed è arrivata sul web incuriosendo nuovi utenti e appassionati.

Come modellare la cartapesta, la scultura del polistirolo, la creazione di un pupo o di un monile. Sono tanti gli spunti che Daniel aggiunge tra “post e stories” scatenando curiosità e interesse. “Non svelo tutti i miei segreti – aggiunge Daniel -, per il resto le persone dovranno scoprirlo venendo qui in laboratorio”.

L’Opera dei Pupi qui a Siracusa si riscopre, anzi non ha mai esaurito la sua funzione. Daniel Mauceri ne è custode, riuscendo a trasformarla e vestendola del pregio della tradizione.

Marco Panasia