Manca soltanto l’ultimo passo per l’approvazione della proposta di legge costituzionale sull’Insularità.
Nonostante la crisi di Governo che ha portato alle dimissioni del premier Mario Draghi e al successivo scioglimento delle Camere da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, l’iter parlamentare per l’ok definitivo al ddl Insularità non si ferma.
Nella giornata di giovedì 28 luglio, così come comunicato al termine della seduta odierna da Maria Edera Spadoni, vice presidente della Camera, l’Aula discuterà ugualmente – come da calendario – la modifica dell’articolo 119 della Costituzione.
Obiettivo il riconoscimento delle “peculiarità delle isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità”.
Il disegno di legge sull’insularità riguarda le isole italiane, nella fattispecie Sicilia e Sardegna. In particolare, con l’approvazione della legge si vuole permettere il recupero del maggior numero possibile di risorse finanziarie dallo Stato, per consentire la ripresa e lo sviluppo economico del territorio.
Il percorso del disegno di legge era iniziato al Senato, dove era stato approvato in prima battuta il 3 novembre 2021. In seguito, la discussione si era spostata alla Camera, dove aveva ricevuto il disco verde in occasione della seduta del 30 marzo 2022.
Il disegno di legge sull’insularità è stato poi approvato in seconda deliberazione al Senato il 27 aprile 2022. Adesso, come detto, manca soltanto l’ultimo miglio, nuovamente alla Camera dei Deputati.
Come si legge nel dossier curato dal Servizio studi del Senato della Repubblica, lo Stato dovrà convogliare “risorse aggiuntive” e compiere “interventi speciali in favore di determinati Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale, per rimuovere gli squilibri economici e sociali”.
Con la legge sull’insularità potranno essere quindi abbattuti numerosi “svantaggi” legati ai trasporti, all’ambiente, alla ridotta attività economica, alle minori possibilità di occupazione e lo spopolamento del territorio da parte dei soggetti più giovani.
Il disegno di legge sull’insularità è stato ampiamento sostenuto dal governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci. Insieme a lui, anche il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao.
Proprio Musumeci aveva accolto positivamente l’ok da parte del Senato, parlando di una prossima eliminazione “un’ingiustizia che dura da quasi ottant’anni”. Sarà la volta buona?