Edilizia

Decreto “Salva Casa”, cosa cambia in Sicilia? Confronto con Ance a Catania

La necessità di una revisione organica e integrata per la collettività della disciplina edilizia e urbanistica, coinvolgendo la Regione Siciliana, la politica e i diversi operatori coinvolti nei processi di trasformazione. Questo il tema al centro del convegno patrocinato da Ance Sicilia a Catania, dal titolo “Il Decreto Salva Casa: verso un codice unico dell’edilizia?”.

Una tavola rotonda con protagonisti diversi attori di spicco della scena istituzionale, imprenditoriale, notarile ed economica: sull’Isola sussiste un “gigantesco problema edilizio, che porta anche le aziende a delocalizzare e spostarsi altrove”, ha tuonato il Vice Presidente Nazionale Ance con delega Edilizia e Territorio Stefano Betti. Presenti nella sede di Viale Vittorio Veneto il presidente Ance Catania, Rosario Fresta, il sindaco di Gravina di Catania e Vice Presidente Anci Sicilia, Massimiliano Giammusso, il presidente del Consiglio Notarile Distretti Riuniti di Catania e Caltagirone Vincenzo Vacirca e Antonino Guido Distefano, Presidente Ordine degli Avvocati di Catania.

Il decreto legge del 29 maggio 2024 n.69, convertito con L.105/2024, si concentra anche sul superamento delle difformità relative alla commerciabilità giuridica ed economica del fabbricato. Obiettivo è quello di giungere ad una maggiore flessibilità, intervendo ad esempio sui cambi di destinazione d’uso delle singole unità immobiliari, come spiegato nel suo intervento da Francesca Zaccagnini, funzionario ANCE Responsabile Edilizia e Territorio. Altrettanto necessario, allo stesso tempo, è anche velocizzare ed emendare le modalità di recepimento della legge nazionale da parte della Regione secondo quanto riferito da Giuseppe Consoli, Avvocato del Foro di Catania, e dal notaio Riccardo Dagnino.

Giammusso: “Decreto riqualifica territorio nel rispetto di esigenze residenziali e opportunità di sviluppo”

Ai nostri microfoni è intervenuto Massimiliano Giammusso, sindaco del Comune di Gravina di Catania, che ha spiegato le finalità del decreto “Salva Casa”, sottolineandone l’importanza sia a livello di riqualificazione territoriale che economica.

“Ringraziamo Ance Catania per l’occasione di confronto sul decreto Salva Casa che, soprattutto per i Comuni, può essere il viatico di un ulteriore sviluppo del nostro territorio se fatto all’insegna di alcuni principi che noi vogliamo sottolineare come ad esempio l’importanza di riqualificare l’esistente piuttosto che produrre nuovo consumo di suolo o l’importanza della protezione anti-sismica e dell’efficentamento energetico nel rispetto dei parametri urbanistici. Riqualificare il territorio signifca dare respiro alle nostre città e rilanciare l’esigenze residenziali e le opportunità di sviuppo economico. Le tempistiche? Il decreto “Salva Casa” in alcune parti è immediatamente applicabile in Sicilia: ci vorrà. tuttavia, un ulteriore intervento legislativo regionale per fare in modo che possa essere applicato nella sua totalità: noi di Ance lo auspichiamo perchè questa normativa va nel verso giusto”.

Rosario Fresta (Presidente Ance Catania): “Salva Casa”punto di partenza: bisogna ancora lavorare tanto”

Il decreto “Salva Casa” rappresenta soltanto la base per un intervento che deve divenire ad ampio raggio, ci ha spiegato invece il presidente di Ance Catania, Rosario Fresta.

“Il decreto è un provvedimento di carattere nazionale declinato per ogni territorio secondo le rispettive peculiarità – le parole di Fresta ai microfoni del QdS – Contiene alcune novità importanti che possano aiutare a superare alcuni limiti e problematiche legate alle nostre costruzioni. Bisogna ancora fare tanto, urge lavorare tutti insieme per giungere ad un testo unico sull’edilizia che possa portare a un quadro nuovo e moderno per tutte le città. L’obiettivo è quello di eliminare tutte le difformità che ritroviamo spesso nelle nostre abitazioni, ostacoli che generano difficoltà anche sul mercato come ad esempio nelle compravendite delle case. Per le tempistiche, come riferito da Giammusso, ci vorrà qualche mese per arrivare al recepimento completo della normativa nazionale”.

“Normativa mastodontica: obiettivo superare le irregolarità urbanistiche”

“Si tratta di un momento di confronto particolarmente importante per notai, ingegneri, avvocati e per tutti i protagonisti nell’ambito urbanistico ed edilizio. Il decreto “Salva Casa” rappresenta una normativa mastodontica che per mole e livello tecnico è molto complessa da affrontare in questo Paese sia per l’operatore che per le persone comuni”, ci racconta, inoltre, il presidente del Consiglio Notarile Distretti Riuniti di Catania e Caltagirone, Vincenzo Vacirca. “La normativa è importante, vasta e batterà in maniera pesante sulla commerciabilità dei beni e sulla loro circolazione giuridica. L’obiettivo è una semplificazione e la regolarizzazione delle irregolarità urbanistiche “lievi”, nonchè più comuni, che spesso ostacolano la circolazione degli immobili sul mercato”, conclude infine il notaio di Trecastagni, Riccardo Dagnino.


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