Economia

Decreto Sostegni bis, tutti i ristori previsti per imprese e famiglie

Nuovi ristori per le Partite Iva, proroga sconto su affitti negozi, slittamento della plastic tax, aiuti e contributi per famiglie in difficoltà a causa della pandemia di Coronavirus: sono alcune delle misure contenute nella bozza del decreto legge sostegni bis circolata in queste ore, che l’Adnkronos ha potuto visionare. Bozza composta da 48 articoli, di cui 10 sono senza testo. Tra le misure che sono state già definite ci sono: i nuovi ristori per le partite iva, che valgono 11,1 miliardi; lo sconto sugli affitti dei negozi prorogato al 31 maggio e della tassa sui rifiuti per tutto il 2021 (che vale 600 milioni); la proroga dello smart working nelle aziende private fino al 30 settembre; lo slittamento di altri 6 mesi della plastic tax, che entrerà in vigore nel 2022.

E ancora il nuovo decreto prevede altri due mesi di Rem ‘allargato’ (Reddito di emergenza), con norme che consentono di accedere più facilmente al sostegno economico. Per le famiglie in difficoltà vengono stanziati 500 milioni di euro, per aiuti alimentari e contributi per gli affitti. Per i giovani (under 36) che intendono acquistare la prima casa, è prevista l’esenzione delle imposte indirette (di bollo e catastale). Mentre pub, bar e ristoranti non pagheranno il canone rai per il 2021.

Ben 10 articoli hanno solo il titolo, mentre manca il testo. Tra cui anche norme molto attese, come quella sull’Alitalia, ma anche le misure per il settore ferroviario, per la scuola e il trasporto pubblico locale, senza dimenticare il capitolo ‘vaccini internazionali’.

Nuovi ristori per Partite Iva

”Al fine di sostenere gli operatori economici colpiti dall’emergenza epidemiologica Covid-19 – si legge nella bozza – è riconosciuto un ulteriore contributo a fondo perduto a favore di tutti i soggetti che hanno la partita Iva attiva alla data di entrata in vigore del presente decreto” si legge. La misura viene erogata automaticamente a tutti coloro che hanno già beneficiato dei ristori erogati con il primo dl sostegni e ranno di pari importo.

Aiuti alimentari e contributi per affitti famiglie

Fondo da 500 milioni per misure di economia sociale per le famiglie; nella fattispecie aiuti alimentari, contributo per il pagamento degli affitti e delle utenze domestiche, secondo quanto prevede una bozza del decreto sostegni bis che l’Adnkronos ha potuto visionare. Il decreto proroga inoltre il reddito di emergenza di altri due mesi, giugno e luglio. Tra le altre norme della bozza anche le agevolazioni in materia di imposte indirette per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36.

Sconto su tassa rifiuti 2021

Secondo quanto si legge in una bozza del dl sostegni, sono poi stanziati 600 milioni per i Comuni per le agevolazioni sulla Tari, la tassa sui rifiuti. “In relazione al perdurare dell’emergenza epidemiologica, al fine di attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’Interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della Tari” si legge.

Plastic tax e smart working

La bozza stabilisce inoltre il differimento dell’entrata in vigore della plastic tax al primo gennaio 2022. Sul fronte delle smart working, inoltre, il testo prevede una proroga al 30 settembre per il settore privato.

Stop Imu giugno per beneficiari ristori

Stop all’Imu di giugno per le attività beneficiarie dei ristori a fondo perduto, secondo quanto prevede la bozza del decreto sostegni bis. L’esenzione si applica solo agli immobili nei quali i soggetti passivi esercitano le attività di cui siano anche gestori. Costo dell’operazione 216 milioni di euro per l’anno 2021.

Fondo mutui prima casa esteso al 31/12

E ancora: proroga al 31 dicembre 2021 delle deroghe per l’accesso al Fondo di solidarietà per la sospensione dei mutui relativi all’acquisto della prima, si legge ancora nella bozza, che estende la durata e conferma l’accesso al Fondo Gasparrini ad una platea di soggetti più vasta rispetto a quella cui ordinariamente si rivolge il Fondo, sul presupposto della permanenza su questi soggetti delle difficoltà economiche originate dai provvedimenti adottati dal governo per il contenimento della diffusione del virus.

Misure anti-liste attesa prorogate al 31 dicembre 2021

“Tenuto conto del protrarsi dello stato di emergenza” Covid-19, sono prorogate dal dl sostegni bis – secondo quanto si legge nella bozza circolata in queste ore – “al 31 dicembre 2021” le misure straordinarie già introdotte dal cosiddetto ‘Dl Agosto’, mirate ad abbattere le liste di attesa, causate dai ritardi nell’assistenza sanitaria dovuti alla pandemia.

Le Regioni e Province autonome – secondo l’articolo 32 del documento – potranno “aumentare la possibilità di recupero delle prestazioni ospedaliere non erogate nel 2020, attraverso il riconoscimento degli istituti già previsti dall’articolo 29, comma 2 del dl 104/2020”. Ovvero attraverso “prestazioni aggiuntive per i dirigenti medici e sanitari nonché del personale del comparto sanità dipendenti del Servizio sanitario nazionale”, nonché attraverso il “reclutamento, in deroga ai vigenti Ccnl di settore, attraverso assunzioni a tempo determinato, di personale del comparto e della dirigenza medica e sanitaria o attraverso forme di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa”.

Possibilità prevista anche per “le prestazioni ambulatoriali” attraverso: “Prestazioni aggiuntive per i dirigenti medici e sanitari, nonché del personale del comparto sanità dipendenti del Ssn, nonché incremento del monte ore dell’assistenza specialistica ambulatoriale convenzionata interna”.

+100 milioni in 2021 per prestazioni da sanità privata

Al fine di abbattere le liste di attesa, causate dai ritardi nell’assistenza sanitaria dovuti alla pandemia, e “tenuto conto del protrarsi dello stato di emergenza” Covid-19, il dl sostegni bis – secondo quanto si legge nella bozza circolata in queste ore – prevede che le Regioni e le Province autonome possano “integrare gli acquisti di prestazioni ospedaliere e di specialistica ambulatoriale” da strutture private accreditate “per recuperare le prestazioni non erogate nel 2020”, “nei limiti di 100 milioni di euro”.

“A tal fine – si legge ancora nella bozza – le Regioni e le Province autonome devono rimodulare il piano per le liste d’attesa” adottato ai sensi dell’articolo 29 del cosiddetto Dl agosto, “prevedendo, ove ritenuto, il coinvolgimento delle strutture private accreditate e conseguentemente rimodulando l’utilizzo delle relative risorse”.

Quasi 50 mln in 3 anni per controlli ex pazienti Covid

Un “programma di monitoraggio dedicato” per i pazienti che hanno avuto Covid, modulato sulla gravità dei sintomi e finalizzato anche alla diagnosi precoce di eventuali sequele della malattia. E’ quanto previsto all’articolo 31 della bozza, in cui si parla di “garantire la presa in carico omogenea su tutto il territorio nazionale” di questi pazienti. Per farlo “il Sistema sanitario nazionale garantisce le prestazioni di specialistica ambulatoriale” necessarie, “senza compartecipazione alla spesa da parte dell’assistito, per un periodo di 2 anni”, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Per realizzare quanto previsto nell’articolo, verrebbe autorizzata una spesa di quasi 50 milioni (49,7), divisa in 3 anni: per il 2021 si parla di 24,1 mln, per il 2022 invece di 20,1 mln e per il 2023 di 5,5 mln. Per questo viene “conseguentemente incrementato, per gli anni 2021, 2022 e 2023 il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato per un importo corrispondente”.

Niente ticket per 2 anni per permettere dunque ai guariti, che sono stati dimessi dopo un periodo di ricovero per Covid, di monitorare l’impatto che ha avuto su di loro la malattia. Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, si legge all’articolo 31 della bozza, “attivano i programmi di monitoraggio”.

Considerata l’esigenza di comprensione, analisi e studio degli esiti della malattia Covid, al termine del programma di monitoraggio, nella bozza è previsto che il ministero della Salute effettui “studi mirati dei dati raccolti in forma aggregata”. Al finanziamento previsto nell’articolo 31 si accede in proporzione al numero di prestazioni da erogare ai pazienti dimessi e risultati guariti da Covid come risulta dai dati dell’Istituto superiore di sanità al 4 febbraio 2021.

61 mln a fondo perduto a società sportive per ‘tamponi’

Contributi statali a fondo perduto, per un totale di 61 milioni, alle società sportive sia professionistiche sia dilettantistiche per le spese sostenute per la prosecuzione degli eventi sportivi nell’era Covid, prevede ancora la bozza del dl sostegni bis allo studio dell’esecutivo, all’art. 39.

“Al fine di sostenere gli operatori del settore sportivo interessati dalle misure restrittive, è istituito – si legge – per l’anno 2021 un fondo con una dotazione di 61 milioni di euro, al fine di riconoscere un contributo a fondo perduto a ristoro delle spese sanitarie per l’effettuazione di test di diagnosi dell’infezione da Covid-19, in favore delle società sportive professionistiche e società ed associazioni sportive dilettantistiche iscritte al registro Coni operanti in discipline ammesse ai Giochi olimpici e paralimpici”.

Più specificamente per le associazioni e società dilettantistiche, lo stesso articolo al comma 4 prevede che “la dotazione del “Fondo unico per il sostegno delle associazioni sportive e società sportive dilettantistiche” è incrementata di 50 milioni di euro per l’anno 2021”.

Garanzia obbligazioni small mid cap piani strategici

Arriva poi la garanzia Basket bond su portafogli di obbligazioni emesse a fronte della realizzazione di programmi qualificati di sviluppo aziendale che rivestono un contenuto strategico per il Paese, caratterizzati da una soglia prevista da 2 a 8 milioni di euro e proposti da imprese con un numero di dipendenti non superiore a 499: lo prevede la bozza del dl sostegni bis per incentivare da parte delle imprese small mid cap il ricorso a un canale alternativo di finanziamento rispetto al tradizionale prestito bancario.

16,5 milioni per vaccini e farmaci in stabilimento Firenze

Infine, “al fine di conseguire l’autonomia produttiva di anticorpi monoclonali per il contrasto al coronavirus, di selezionati vaccini e di specifici antidoti per il bioterrorismo, è autorizzata la spesa di 16.500.000 euro per la realizzazione di un reparto di infialamento dei farmaci, da costituirsi all’interno dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze per le esigenze della sanità militare e della sanità pubblica” si legge poi nella bozza, in cui si specifica che per queste finalità – descritte nell’articolo 35 dal titolo ‘Misure per lo sviluppo della sanità militare e della capacità produttiva nel settore vaccinale e antidotico’ – “è autorizzata l’istituzione di un apposito fondo sullo stato di previsione della spesa del ministero della Difesa”.

Nello stesso articolo è prevista l’autorizzazione di spesa per 63.248.665 di euro, “al fine di sostenere lo sviluppo della sanità militare, anche attraverso la sua piena integrazione nella rete di telemedicina nazionale, nonché di potenziarne la capacità di intervento sul territorio a sostegno del sistema sanitario nazionale”.