Il Governo ha presentato “Dedicata a te”, la social card che verrà distribuita da Poste Italiane e che garantirà un contributo economico per l’acquisto dei beni alimentari di prima necessità. La novità è stata introdotta dalla Legge di Bilancio e prevede l’istituzione di un fondo specifico di 500 milioni di euro.
A beneficiarne, a partire dal 18 luglio 2023, saranno 1,3 milioni di famiglie che si trovano in una situazione di difficoltà e che attualmente non usufruiscono di ulteriori sostegni da parte dello Stato. La social card è indirizzata a tutti quei nuclei familiari con almeno tre componenti che non superano una soglia ISEE di 15mila euro.
Non sarà necessario presentare una domanda per ottenere “Dedicata a te”. Saranno infatti i Comuni, sulla base di un elenco fornito dall’INPS, a contattare i soggetti che avranno diritto alla ricezione del contributo.
La social card avrà un valore di 382,5 euro e potrà essere utilizzata per ottenere uno sconto del 15% sull’acquisto dei beni alimentari di prima necessità in tutte quelle attività commerciali che sottoscrivono la convenzione MASAF-GDO-Confesercenti.
Esistono, comunque, dei paletti che restringono la cerchia dei soggetti beneficiari. La carta “Dedicata a te”, infatti, non potrà essere fornita ai soggetti single (anche con un figlio) e alle coppie senza figli, nonostante presentino ugualmente un ISEE pari o inferiore a 15mila euro.
Sono state imposte delle restrizioni anche per quanto riguarda i beni alimentari che possono essere acquistati. Inoltre, con la card non sarà possibile acquistare bevande alcoliche. Tra i prodotti ammessi, così come determinato dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, figurano:
In base all’elenco, quindi, restano esclusi prodotti alimentari come il pesce surgelato e il sale, così come le tipologie di aceto differenti dal vino. Sarà possibile acquistare il miele naturale, ma viene “bandito” l’acquisto delle marmellate.
Una questione che è stata sollevata da Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della Segreteria nazionale del Partito Democratico, attraverso un messaggio pubblicato sul proprio profilo Twitter nel quale definisce la misura promossa dall’esecutivo.