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Def, la Conferenza delle Regioni, far ripartire presto il Paese

“La sfida che abbiamo di fronte è di far ripartire il nostro Paese nel più breve tempo possibile”, evidenzia Michele Emiliano, vicepresidente della Conferenza delle Regioni, nel corso dell’Audizione della Conferenza delle Regioni nell’ambito dell’esame del Documento di Economia e Finanza 2021 davanti alle Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera.

“Il Def è in pratica un’introduzione alle prossime manovre del Governo – spiega Emiliano – legate al Pnrr, verso il riequilibrio Sud-Nord, la soluzione della questione giovanile e quella di genere. Le Regioni intendono continuare a svolgere, come nel contrasto alla pandemia, un ruolo di primo piano. Dalle linee programmatiche del Governo si deve passare, infatti, alla fase operativa, che deve vedere i governi dei territori protagonisti del nostro rilancio sanitario, ambientale e sociale, sostenendo in particolare i settori più colpiti”.

“Piena collaborazione in tutte le aree di intervento della futura programmazione economica – evidenzia Davide Caparini, Coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni (Assessore Regione Lombardia) – e, in particolare, su ambiente e sostenibilità. Cogliamo con favore la costituzione di un fondo pluriennale complementare al Pnrr che ci consentirà di finanziare interventi per la sostenibilità ambientale e la mitigazione del rischio quali, ad esempio, quelli per la qualità dell’aria e verso una crescita sostenibile. Il favorire la green economy e quindi la lotta all’inquinamento ci consentirà anche di superare alcune infrazioni europee, il cui costo è stimato fino a 2,3 miliardi di euro”.

“Altro fondamentale aspetto – aggiunge Caparini – è il concreto sostegno dell’economia con un ambizioso piano di investimenti infrastrutturali. Le Regioni si propongono quindi per un ruolo di ‘hub”, per essere un raccordo operativo e istituzionale col territorio nell’attuazione degli investimenti e per far rispettare i tempi richiesti dall’Europa. Serve una sinergia istituzionale e anche finanziaria, non possiamo correre il rischio di perdere risorse indispensabili per la rinascita economica e sociale del Paese. Vanno inoltre potenziate le misure a favore del comparto turismo che rappresenta oltre il 13% del Pil italiano. In tal senso servono interventi coordinati per la ripresa di un settore così importante e vitale per la nostra economia e che si riprenderà in modo più graduale”.

“Il Def delinea anche l’evoluzione della spesa sanitaria con meccanismi di equilibrio finanziario, ma ricordiamo che l’attuale Patto Salute 2019-2021 è in scadenza e che pertanto dobbiamo impegnarci a rinnovarlo. La pandemia impone un aggiornamento dei servizi sanitari con una visione pluriennale coordinata con gli interventi del Pnrr”.

“Infine si deve puntare – conclude Caparini – anche al rafforzamento della finanza pubblica territoriale e alla sua capacità di entrare nel vivo del tessuto economico. Le Regioni e le Province autonome sono in sostanziale pareggio di bilancio, ma è necessario prevedere anche la possibilità di rinegoziare il debito sterilizzando anche il fondo di liquidità. E’ fondamentale liberare spazi di spesa per investimenti e il sostegno di famiglie e imprese”.