Oltre 3 milioni di italiani soffrono di depressione, malattia ancora largamente incompresa
La depressione è una psicopatologia ampiamente diffusa, può dunque presentarsi ad ogni età. È una patologia che non può essere ridotta ad un semplice stato d’animo negativo: si tratta infatti di un vero e proprio disturbo mentale, sofferto da circa 3 milioni di italiani e da più di 264 milioni di persone in tutto il mondo. Esistono diverse tipologie di depressione, le principali sono il disturbo depressivo maggiore, che si basa su episodi depressivi che si ripetono nel tempo e il disturbo bipolare, che consiste nell’alternarsi di episodi maniacali e depressivi a periodi di umore normale.
I sintomi della depressione sono umore depresso, con tristezza quasi costante e pensieri negativi, anche suicidari; poca concentrazione e possibili problemi di memoria; marcata mancanza di interesse e perdita di piacere, che spinge la persona depressa ad abbandonare passioni, hobby, attività piacevoli. Molto comune è la diminuzione del desiderio sessuale; affaticabilità e mancanza di energia, detta proprio astenia. La depressione è infatti caratterizzata da stanchezza cronica e spossatezza ingiustificata; perdita o aumento di peso e di sonno: questi sintomi possono essere variabili da persona o persona.
Oltre un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni di età convive con un disturbo mentale diagnosticato: si tratta di 89 milioni di ragazzi e di 77 milioni ragazze. L’Unicef lancia l’allarme attraverso il rapporto “La condizione dell’infanzia nel mondo” nel quale sottolinea come il disagio può diventare insopportabile, tanto che porta quasi 46.000 adolescenti ogni anno a togliersi la vita, più di uno ogni 11 minuti. Secondo il rapporto un giovane su 5 tra i 15 e i 24 anni dichiara di sentirsi spesso depresso o di avere poco interesse nello svolgimento di attività. E i giovanissimi potrebbero sentire per molti anni a venire l’impatto del Covid sulla loro salute mentale e sul loro benessere.
Nel corso del 2020 il 6,5% della popolazione italiana, oltre 3milioni e 850mila cittadini, hanno fatto ricorso a farmaci antidepressivi, con un consumo doppio nelle donne rispetto agli uomini. Nel 2020, anno che ha segnato l’inizio della pandemia per il Covid, la prevalenza d’uso dei farmaci sedativo-ipnotici e ansiolitici è aumentata del 6,6% rispetto all’anno precedente. Nel Sistema Sanitario sono stati impegnati, anche se con contratti legati all’emergenza, oltre 500 psicologi in Sicilia per fronteggiare l’emergenza sanitaria che è anche psicologica. Il ministero dell’Istruzione ha stanziato fondi per il supporto psicologico ed in Sicilia più del 50% delle scuole hanno attivato uno sportello di supporto. Nella nostra Isola sono poco più di 9.000 iscritti all’Ordine degli Psicologi.
“Per gestire e/o superare la depressione è intanto importante non sottovalutarla e annoverarla come semplice umore negativo temporaneo e/o momento di stanca. Trattandosi di una vera e propria psicopatologia è al contrario importante riconoscerla e accettarla: la persona affetta da depressione sta davvero male e non ‘esagera’ la propria sofferenza”, spiega Riccardo Gaglio, psicologo e psicoterapeuta. “Un altro passo importante per il soggetto affetto da depressione è non vergognarsi della propria psicopatologia o, nel caso dei familiari, non provare imbarazzo per quel genitore o quel parente che non vuole più uscire di casa o che, apparentemente impigrito, si trascina sempre con gli stessi vestiti e la stessa espressione facciale assente. È bene essere consapevoli che il comportamento del paziente depresso non è sotto il suo controllo; per di più, egli è deteriorato e deluso dal proprio comportamento/atteggiamento”.
“Fondamentale la vicinanza e l’affetto da parte dei parenti, una vicinanza autentica ma anche discreta: l’importante è stargli vicino, magari in silenzio, facendogli sentire che ci siamo”, puntualizza lo psicologo. “È comunque importante ricordare che uscire dalla depressione è possibile; nel tempo, infatti, sono stati messi a punto interventi multidisciplinari efficaci che permettono nella maggior parte dei casi un netto miglioramento e spesso una guarigione. È importante non scoraggiarsi e comprendere che se da un lato la depressione è una malattia, dall’altro può essere fronteggiata e sconfitta”.
Dario Pasta