Fisco

Dichiarazione dei redditi, tutte le spese detraibili

Fisco e dichiarazione dei redditi (730 o Unico), ci sono voci di spesa da “scaricare” in grado di tagliare il costo delle tasse.

Intanto bisogna distinguere tra spese deducibili e spese detraibili si legge su studiocataldi.it. Le spese deducibili sono quelle che si sottraggono prima di calcolare il reddito imponibile, le detraibili invece sono quelle che si sottraggono, in una determinata misura percentuale, dall’imposta lorda.

Le spese per la salute

Le spese sanitarie possono essere detratte nella misura del 19% per la parte che eccede 129,11 euro quando gli esborsi riguardano le prestazioni di un medico generico (compreso l’omeopata), quelle per i farmaci di banco e/o con ricetta (anche omeopatici), le prestazioni di tipo specialistico, le analisi, i ricoveri, le terapie, ecc… Pochi sanno forse però che si possono detrarre anche le spese sostenute per le prestazioni rese dagli educatori professionali e quelle per l’assistenza infermieristica e riabilitativa che effettua trattamenti di fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia, ecc. Attenzione però, dal 2020 queste spese sono detraibili a condizione che i pagamenti sia stati effettuati come sistemi tracciabili come il bonifico bancario o postale, regola dalla quale sono esclusi i farmaci e i dispositivi medici. Se poi è necessario sostenere delle cure all’estero sono detraibili non solo le spese mediche, ma anche quelle che relative al trasferimento e al soggiorno.

Sono altresì detraibili, perché considerate spese specialistiche, quelle sostenute per farsi redigere una perizia medico legale e tutte quelle ad essa collegate per visite, esami, analisi, radiografie, ecc.

I fumatori incalliti saranno felici di sapere che sono detraibili, senza che sia necessaria la prescrizione medica, anche le spese sostenute per le prestazioni di ambulatori specialistici che si occupano della disassuefazione dal fumo di tabacco.

Per quanto riguarda i disabili infine si possono detrarre nella percentuale del 19% le spese sostenute per l’acquisito dei cani guida, a cui si aggiunge una detrazione forfettaria fino a 1000 euro per le spese necessarie al mantenimento dell’animale.

Gli esborsi per i figli

Si possono detrarre nella misura del 19% le spese di istruzione non universitaria come ad esempio quelle per la materna, la scuola elementare e media inferiore e superiore anche se la scuola è privata o parificata. Detraibili anche le spese per il trasporto scolastico.

Chi ha figli che frequentano l’università possono detrarre nella percentuale del 19% le spese per la frequentazione dei corsi, anche di specializzazione. Limiti di spesa detraibile per la frequenza di corsi post laurea.

Detraibili nella misura del 19% anche le spese che si sostengono per l’alloggio dello studente universitario per un importo non superiore a euro 2.633, a condizione che il figlio studi presso un’università situata in un comune diverso da quello di residenza, distante da questo almeno 100 chilometri e comunque in una provincia diversa.

Se poi i figli fanno sport si possono detrarre nella percentuale del 19% le spese che si sostengono per la pratica sportiva dilettantistica a condizione che i ragazzi abbiano un’età compresa tra i 5 e i 18 anni. Ci si riferisce in particolare alle spese d’iscrizione annuale e per l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine, strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.

Dal primo gennaio 2018 è possibile inoltre detrarre nella misura del 19% le spese che si sostengono per i figli affetti da un disturbo dell’apprendimento, siano essi minorenni o maggiorenni, fino al completamento del ciclo di studi secondari superiori. E’ necessario ovviamente che il disturbo sia stato diagnosticato e che per il figlio siano state sostenute spese per l’acquisito di strumenti compensativi di aiuto nella comunicazione verbale e nell’apprendimento graduale delle lingue straniere.

Le uscite per la casa

Se per acquistare casa si contrae un mutuo è possibile detrarre dall’imposta lorda nella percentuale del 19% gli interessi passivi del mutuo e gli oneri accessori. Attenzione però la detrazione spetta per mutui stipulati in determinati periodi e per l’acquisito, a seconda dei periodi, della sola abitazione principale o di immobili diversi da questa.

Negli oneri rientrano le commissioni erogate agli istituti di credito e le spese notarili (onorario, ma anche le spese sostenute dal pubblico ufficiale per il cliente come quelle per la cancellazione dell’ipoteca e l’iscrizione).

Si può portare in detrazione, sempre nella misura del 19%, anche l’importo dei canoni, dei relativi oneri accessori e del costo di acquisto finale, nel caso di esercizio dell’opzione, relativi a contratti di leasing stipulati per l’acquisto di immobili, anche da costruire, da destinare ad abitazione principale nel termine di un anno dalla consegna. I contratti devono essere stati stipulati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2016 e il 31 dicembre 2020, ma l’agevolazione opera per tutti i periodi d’imposta interessati dalla durata del contratto di locazione finanziaria.

Le detrazioni sulle donazioni

Donare è sempre un bel gesto, che in più porta dei benefici inaspettati dal punto di vista fiscale.

Chi decide ad esempio di destinare una donazione alla Fondazione della biennale di Venezia può detrarre il 19% su un importo non superiore al 30% del reddito complessivo, calcolato tenendo conto altresì del reddito dei fabbricati assoggettato a cedolare secca.

Anche le donazioni effettuate in favore di popolazioni colpite da calamità pubbliche o eventi straordinari beneficiano della detrazione del 19% se effettuati agli organismi identificati dal Dpcm del 20 giugno 2000, che si occupano della raccolta fondi. Detrazione che viene calcolata su un importo massimo di euro 2.065,83.

Anche gli amanti dello spettacolo che decidono di fare donazioni a enti o istituzioni pubbliche, fondazioni, associazioni legalmente riconosciute e non lucrative che svolgono solo attività nello spettacolo possono detrarre il 19% su un importo massimo pari al 2%del reddito complessivo dichiarato nel quale rientra anche quello dei fabbricati soggetto a cedolare secca. (ADNKRONOS)