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Diciottenne morta dopo AstraZeneca, terribili sospetti dalla scheda medica

Continuano le indagini sulla morte di Camilla Canepa e ogni ora che passa escono nuovi particolari, alcuni anche inquietante.

I carabinieri del Nas hanno notificato ieri all’Asl 4 un ordine di esibizione e sequestro del certificato anamnestico della diciottenne di Sestri Levante (Genova) morta dopo la somministrazione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca). Il documento, che si trova sotto sequestro negli uffici dell’Asl4, verrà consegnato agli inquirenti lunedì.

Secondo quanto appreso, la procura vuole verificare se nel documento sia stata segnalata la piastrinopenia ereditaria citata anche nei documenti già in possesso degli inquirenti o l’assunzione di farmaci a base ormonale.

LA TRAGEDIA

Camilla da qualche tempo aveva anche un altro piccolo problema medico, una ciste. Per questo aveva iniziato una cura ormonale 4 giorni dopo il vaccino. Aveva avvertito qualcuno che si era sottoposta alla vaccinazione? E se sì, perchè non è stata fermata o sconsigliata?

Camilla inizia ad avere malesseri. Un forte mal di testa. Il 3 giugno va in pronto soccorso, a Lavagna. Le fanno le analisi del sangue e una Tac. A quel punto i medici, stando a quanto risulta dai primi accertamenti, hanno un quadro definito negli elementi di base: Camilla ha fatto il vaccino, ha quella malattia, ha preso quelle medicine.

La dimettono il 4 giugno, ma peggiora: per la trombosi ha un coagulo del sangue che le ostruisce una vena. A quel punto ormai è tardi. Muore dopo 5 giorni di agonia.