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Differenza di genere, 99% dei posti lavoro persi sono di donne

“La pandemia ci consente di pensare a un nuovo modello di sviluppo. Al centro c’è la parità di genere che passa prima di tutto dall’occupazione. Avevamo un obiettivo europeo, raggiungere entro il 2010 un tasso di occupazione femminile pari al 60%, obiettivo che purtroppo non è stato raggiunto, siamo al 48,5% rispetto alla media europea del 64,5%.

II Consiglio europeo ha richiamato l’Italia per la violazione della parità tra uomo e donna sul lavoro: gli uomini hanno guadagnato in media il 12,7 % in più delle donne”. Lo ha detto Maria Edera Spadoni vicepresidente della Camera all’evento “Verso una strategia nazionale per la parità di genere”, in web conference.

“Il numero delle neomamme che hanno presentato le dimissioni nel 2019 non riuscendo a conciliare lavoro e cura familiare è avvilente – ha aggiunto – l’Istat dice che abbiamo 440 mila lavoratrici in meno rispetto a dicembre del 2020. Su 100 mila posti di lavoro persi, 99 mila erano occupati da donne. La società si deve far carico del lavoro di cura e bisogna investire nell’imprenditoria femminile”.