Salvatore Cuzzocrea si dimette da rettore dell’Università di Messina: è quanto annuncia in una lettera alla comunità accademica.
Di conseguenza, finirà anche il suo incarico come presidente della Crui, Conferenza dei rettori delle università italiane.
Ecco la lettera che spiega la decisione, pubblicata sul sito ufficiale dell’ateneo e arrivata dopo l’esplosione del cosiddetto “caso rimborsi” sui pagamenti presumibilmente effettuati alla Divaga Srl (società agricola che appartiene all’80% al rettore di Unime e al 20% alla moglie).
“Speravo che le imminenti elezioni del successivo Rettore del nostro Ateneo avrebbero ‘rasserenato’ gli animi, ma, nelle ultime ore, mi sono reso conto che si è determinato un clima conflittuale che, a mio avviso, rischia di non consentire un confronto pacato su programmi e obiettivi che la nuova governance dovrà portare avanti”, esordisce Cuzzocrea.
Segue un resoconto delle attività svolte come rettore dell’Università di Messina, dall’acquisto di nuove strutture all’ammodernamento di quelle esistenti, nonché il lavoro a favore di giovani ricercatori e studenti. “Per quanto riguarda la mia persona, non posso consentire che questo attacco mediatico continui oltre a discapito dell’immagine del mio Ateneo. Dietro al mio operato e alle mie scelte ci sono tantissime persone che in questi anni non si sono risparmiate, che hanno lavorato giorno e notte”, aggiunge l’ex rettore.
Infine, arrivano gli auguri al futuro successore e le parole sulla scelta di dimettersi: “La scelta deriva unicamente dal profondo rispetto che nutro per le Istituzioni e per il sistema universitario italiano che ho l’onore di rappresentare e per ciascuno di voi, per la mia famiglia e per me stesso”.