Lavoro

Diritti negli Occhi, caporalato e riscatto degli “invisibili”

La campagna “Diritti negli Occhi” – parte del Progetto Su.Pr.Eme (acronimo per “Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri”) – è stata presentata venerdì 8 aprile al Teatro Ambasciatori di Catania. Si tratta della prima tappa di un tour che si concluderà a Palermo e racconterà il progetto, finanziato con i fondi AMIF della Commissione Europea in 5 Regioni italiane (Sicilia, Campania, Basilicata, Calabria e Puglia), nei capoluoghi di provincia siciliani.

Sensibilizzare è l’obiettivo di “Diritti negli Occhi”

Lo spiega Michela Bongiorno, dirigente dell’Ufficio Speciale Migrazione della Regione Siciliana, che ha scelto di “lasciare la scrivania” e scendere in campo affinché in Sicilia ogni lavoratore potenzialmente sfruttato abbia una voce. “Non abbiamo voluto né attori né location costruite per lo spot di ‘Diritti negli occhi’, ma solo lavoratori veri in un contesto vero”, ha dichiarato.
“In 30 secondi di spot avremmo potuto esprimere solo rabbia e degrado, ma abbiamo deciso invece di trasmettere un desiderio di riscatto e legalità e di dare voce a lavoratori che – con dignità – chiedono ciò che è loro diritto”. L’impegno dietro Su.Pr.Eme va oltre la diffidenza iniziale dei lavoratori sfruttati o della popolazione e cerca di cambiare uno scenario triste grazie alla sinergia tra pubblico e privato e, soprattutto, grazie alla gente.

Presente all’evento al Teatro Ambasciatori, l’Assessore Regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro Antonio Scavone ha ribadito l’impegno costante della Regione Siciliana nel contrasto al caporalato, nei grandi poli produttivi e nelle aree interne: “Abbiamo creato un vero esempio di ordine e accoglienza, organizzando percorsi di tutela soprattutto nelle campagne. Abbiamo anche creato poli multi-sociali in tutta la Sicilia affinché l’accoglienza sia l’inizio dell’integrazione, specialmente in un momento – come quello attuale – segnato dall’emergenza Ucraina”.

L’Assessore ha anche voluto sottolineare l’importanza della presenza degli studenti, protagonisti accanto alle istituzioni: “La giornata di oggi vuol far crescere nei nostri ragazzi una nuova sensibilità, un’idea di apertura e di accoglienza diversa. Senza l’integrazione non c’è prospettiva in una società”. La presentazione della campagna avviene in un momento difficile per la guerra in Ucraina, destinata a cambiare lo scenario delle migrazioni in Sicilia, e l’assessore Scavone spera che “Diritti negli Occhi” diventi anche uno strumento per arrivare a “una nuova prospettiva di crescita per una società migliore”.
Le storie – come quella Batch Mballow, protagonista del video-reportage “Non basta una vita per imparare” dal contest narrativo “Oltre il ghetto. Storie di Libertà”, o quelle raccontate nell’intermezzo musicale/teatrale dopo i saluti istituzionali – sono state il cuore di una giornata dedicata alla sensibilizzazione, un mezzo potente per far conoscere una realtà triste ma affrontabile. “Guardiamoli (i lavoratori, ndr), diritti negli occhi” è lo slogan finale dello spot della campagna, un invito solenne a dire per sempre “basta” al caporalato, in Sicilia e ovunque.