Politica

Diritto antidiscriminatorio e Pari opportunità in Sicilia

PALERMO – Si è concluso il corso regionale di Formazione per Avvocate e Avvocati in Diritto Antidiscriminatorio realizzato di concerto dalla Consigliera Regionale di Parità della Regione siciliana e dalla Rete dei Comitati Pari Opportunità degli Avvocati di Sicilia.

Grande soddisfazione da parte della Consigliera di Parità della Regione Sicilia, Prof.ssa Margherita Ferro che lavora a pieno regime, affinché la Regione siciliana, terra di grande civiltà storica e culturale, possa incamminarsi verso la promozione delle pari opportunità ed al contrasto delle discriminazioni di genere nel mondo del lavoro. Le pari opportunità hanno un orizzonte ampio e sono misure destinate a superare il gap di genere nel mondo del lavoro.
Plauso alla iniziativa, è stato espresso dalla Avvocata Macaluso Presidente Rete Cpo Avvocati Sicilia, per l’importante iniziativa che le parti potranno svolgere sul territorio a sostegno dei diritti civili.

Il Corso ha avuto la partecipazione attiva di tutti i I Presidenti dei Cpo dell’Ordine degli Avvocati della Regione Siciliana, Agrigento Avv. Lilla Azzaretto, Barcellona P.G. Avv. Corrado Rosina, Caltagirone Avv. Rossana Di Stefano, Caltanissetta Avv. Antonella Macaluso, Enna Avv. Sabina Giunta, Gela Avv. Rosy Musciarelli, Marsala Avv. Adele Pipitone, Messina Avv. Concetta Miasi, Palermo Avv. Maria Ninfa Badalamenti, Patti Avv. Milena Barbiera, Siracusa Avv. Ada Salibra, Sciacca Avv. Carmela Bacino, Termini Imerese Avv. Provvidenza DI Lisi, Trapani Avv. Giacoma Castiglione.
Il corso, si è innestato e si è articolato in uno dei momenti storici più difficili e complicati, con una pandemia globale che ha modificato radicalmente il nostro modo di vivere, di interagire con gli altri, e per molti aspetti ha proprio cambiato le nostre vite.

Anche il modo di fare formazione è cambiato radicalmente, il corso da remoto, su piattaforma si è realizzato grazie e al supporto tecnico dalla Regione siciliana.
“Un ringraziamento – scrive in una nota la Consigliera Ferro – va al Dipartimento regionale tecnico della Regione Sicilia, al Direttore Generale Dott. Salvo Lizzio, all’ingegnere Emilio Anzon e all’avv. Mario Parlavecchio, coordinatore Tecnico del Corso. Solo attraverso questo nuovo strumento e questa nuova tecnologia siamo riusciti a rimanere in contatto, ad informarci e formarci, e partecipare ad un corso di alta specializzazione”.
Il corso ha avuto una durata di 40 ore complessive, corso accreditato dal Cnf con il riconoscimento di 20 crediti formativi, suddivisi, come da delibera Cnf, in 12 crediti per il 2020 e 8 crediti per il 2021 di cui 4 in materia obbligatoria.

La finalità del corso è stata quella di preparare e formare la classe forense rispetto ai principi e alle norme antidiscriminatorie in diversi ambiti di riferimento. Il cosiddetto “Diritto antidiscriminatorio” è stato infatti analizzato in tutte le sue sfaccettature, sia a livello nazionale che sovranazionale.

Allo scopo, il corso ha inteso sviluppare le conoscenze dei corsisti in 4 focus:
1) Eguaglianza, parità e principio di non discriminazione che si è articolato in sei incontri dove l’attenzione si è focalizzata sulle pari opportunità e discriminazioni sul lavoro, le molestie sui luoghi di lavoro, come riconoscerle ed intervenire, licenziamento discriminatorio e relativa procedura. Tutela antidiscriminatoria nel campo del diritto del lavoro con uno sguardo anche all’Europa attraverso la disciplina Cedu e l’applicazione nel diritto nazionale della disciplina Cedu;

2) Un secondo focus relativo alla Pubblica Amministrazione con tre incontri volti ad approfondire le misure per promuovere le pari opportunità nelle pubbliche amministrazioni;

3) Un terzo focus sulla violenza di genere e violazione dei diritti umani. Questo focus si è articolato in 4 incontri nei quali, anche in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è affrontata la tematica del Codice rosso, delle misure di prevenzione e strumenti di tutela, con una attenzione particolare alle discriminazioni che passano attraverso gli steriotipi di genere, legati molto spesso, al linguaggio e alla comunicazione grafica.

4) Un ultimo focus ha riguardato le Discriminazioni multiple , con l’analisi delle discriminazioni per orientamento sessuale, per motivi razziali, etnici, nazionali e per religione, con un approfondimento anche delle discriminazioni per disabilità.

Si è chiuso il 29 Gennaio con l’intervento della Presidente del Cnf , Avvocata Maria Masi, sull’esame del protocollo di intesa che il Cnf ha siglato con l’ufficio della Consigliera nazionale di parità, con l’obbiettivo di sviluppare un rapporto di collaborazione finalizzato alla definizione di un comune progetto destinato, in via sperimentale, a favorire il giusto accesso alla giustizia per le vittime di discriminazioni e promuovere una strategia integrata di prevenzione e contrasto delle discriminazioni, nonché favorire l’emersione del fenomeno della discriminazione attraverso un monitoraggio dei procedimenti per i diversi fattori di discriminazione.

L’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, coadiuvata dal gruppo tecnico, valutati il raggiungimento di tutti i requisiti previsti in bando, da parte dei singoli corsisti, provvederà a trasmettere via mail l’attestato di partecipazione.

Sarà compito dell’Ufficio della Consigliera istituire, successivamente, una apposita long list nella quale verranno inseriti i nominativi dei corsisti che, avendo superato i requisiti previsti in bando, verranno accreditati e hanno ricevuto l’attestato di partecipazione. L’ufficio della Consigliera e la Rete dei Cpo si propone, quando si potrà garantire la sicurezza di tutti, di organizzare un evento in presenza dove poter consegnare gli attestati cartacei ai corsisti e realizzare un momento di interscambio finalmente in presenza.

“Il rapporto tra donna e lavoro – spiega ancora Margherita Ferro – è stato da sempre, difficile e faticoso, ma negli anni è diventato sempre più possibile e auspicabile. Molto si è fatto, ma più ancora c’è da fare sulla strada che porta all’uguaglianza. Una lunga storia di discriminazioni e barriere che hanno, molto spesso, tenuto le donne lontano dai posti di comando, con ostacoli presenti in tutti i settori lavorativi, compreso quello degli operatori del diritto”.