Fatti

Disabili, in Sicilia uno su 4 è in cattivo stato di salute

PALERMO – In Sicilia, una persona con disabilità su quattro riferisce di stare “male o molto male” (24,1%). Secondo i dati 2017 contenuti all’interno del “Rapporto Osservasalute 2018 – Stato di salute e qualità dell’assistenza nelle regioni italiane”, proprio in Sicilia è possibile rilevare uno dei tassi più elevati di cattive condizioni di salute: infatti, siamo secondi solo alla Sardegna (24,8%) e ci stacchiamo di oltre cinque punti percentuali dalla media italiana (18,7%).

Nella Provincia autonoma di Bolzano è possibile osservare la migliore percezione dello stato di salute: infatti, solo il 9,7% dichiara di stare male o molto male, circa la metà rispetto al dato nazionale. Seguono la Provincia autonoma di Trento (12,6%), il Friuli Venezia Giulia (13,1%), le Marche (13,6%)e il Veneto (14%).

Nell’Isola la metà delle persone che presentano limitazioni nelle attività quotidiane vive una situazione di multicronicità (48,5%, contro il 40,2% dell’Italia): nel dettaglio, nel 23,4% dei casi si è in presenza di due malattie croniche, mentre si sale al 25,1% quando sono presenti tre o più malattie croniche. In generale, il Mezzogiorno si conferma la circoscrizione territoriale con l’incidenza più elevata di multicronicità tra le persone con disabilità.

Nell’Isola, solo il 23% delle persone che vivono condizioni di limitazioni non presenta alcuna malattia cronica (contro il 29,8% italiano). Mentre nelle Province autonome di Bolzano e Trento si riscontra la maggiore percentuale di persone che non presentano alcuna malattia cronica (rispettivamente 42% e 37,2%).

Con riferimento alla soddisfazione verso le prestazioni sanitarie ricevute, nello specifico relativamente alle attività di ricovero, in Sicilia la situazione precipita. Purtroppo, la nostra regione totalizza sempre le inefficienze più marcate: infatti, solo il 26,4% delle persone con disabilità ha dichiarato di essere soddisfatto dei servizi di assistenza infermieristica, circa dieci punti percentuali in meno della media nazionale (35,8%) e addirittura il 45% in meno della Provincia autonoma di Trento (71,5%).

Risultati altrettanto insoddisfacenti si osservano in merito alla soddisfazione sui servizi igienici: infatti, mentre in Sicilia è pari al 19,4%, a livello nazionale tocca il 28,8%. Infine, anche se meno marcato, esiste un gap che separa la nostra regione dal resto dell’Italia relativamente alla soddisfazione sull’assistenza medica (rispettivamente 31,7% e 35,4%) e sul vitto (in ordine 19,4% e 21,5%).

Infine, in Sicilia si rileva l’incidenza più contenuta di persone con limitazioni che hanno stipulato un’assicurazione sulla salute o sugli infortuni: infatti, con il 3,8%, ci collochiamo al di sopra solo della Campania (3,4%). A livello nazionale l’incidenza è pari al 12%. A Bolzano si osserva il valore più elevato in assoluto (41,5%): tale maggiore diffusione potrebbe essere dovuta alle politiche adottate dalla Provincia autonoma sin dal 1997 a supporto di interventi di previdenza e sanità integrativa a sostegno dei fondi pensione e dei fondi sanitari a base territoriale regionale. Oltre Bolzano, le percentuali maggiori si osservano in Lombardia (19,1%), Provincia autonoma di Trento (17,7%), Friuli Venezia Giulia (16,6%) e Valle d’Aosta (16,3%).