Politica

Disabili, Locatelli: “Al lavoro per politiche sempre più inclusive”

ROMA – Si è chiusa con grande successo a New York la 16ma Conferenza annuale degli Stati parte alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, a cui per la prima volta il governo italiano ha partecipato in presenza.
La conferenza mondiale è stata l’occasione per svolgere incontri bilaterali con vari Paesi quali: Australia, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Israele, Libia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Democratica del Congo, Stati Uniti, Tunisia e Ungheria. La delegazione italiana guidata dal Ministro Locatelli ha organizzato anche due eventi collaterali molto partecipati dagli altri Paesi.

Uno dei momenti più importanti di queste giornate è stata la riunione preparatoria degli Stati parte dell’Unione Europea alla presenza del Commissario Helena Dalli. Il Team Europa è pronto per lavorare insieme e per rafforzarsi sul tema dell’inclusione e della piena applicazione della Convenzione Onu.
Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha voluto tracciare insieme al Quotidiano di Sicilia, il bilancio di questa straordinaria opportunità di confronto con Ministri e referenti politici di molti Paesi riguardo al tema della disabilità e dell’inclusione.

Ministro Locatelli, quale “sensazione” e quale risultato porta a casa da New York?
“In tutti i Ministri e delegati che ho incontrato ho riscontrato molto entusiasmo, tante energie e la voglia di costruire insieme un mondo più inclusivo per tutti. È stata la prima volta che l’Italia ha partecipato in presenza al congresso mondiale sulla disabilità e tanti Paesi hanno voluto incontrarmi e presenziare ai nostri eventi”.

Bilancio positivo, dunque, adesso cosa accadrà?
“Ci saranno molte altre occasioni per rafforzare i rapporti in Europa e nel mondo, e credo che potremo essere protagonisti di una rete sempre più forte di politiche volte all’inclusione e al diritto alla piena partecipazione di tutti alla vita sociale, politica, economica dei nostri Paesi.

A che punto è il nostro Paese sotto il profilo della tutela dei diritti delle persone con disabilità?
“L’Italia ha molto su cui migliorarsi ma ha anche modelli e progetti importanti da proporre, in particolare rispetto alla valorizzazione di ogni persona”.