Sicilia

Disagi nei trasporti alle Isole Eolie, nessuna tariffa per i pendolari: è polemica

Non accenna a risolversi nelle isole minori della Sicilia la questione del sostegno economico ai pendolari che ogni giorno raggiungono le isole per andare a lavorare in settori sensibili come ospedali, ordine pubblico e scuola. Al momento sembra che dalla Regione non sia arrivata alcuna soluzione dopo la sospensione delle agevolazioni per esaurimento del capitolo di spesa. Nonostante gli appelli che sono giunti a Palermo da numerose autorità che hanno paventato il rischio di un mancato rispetto dei diritti dei cittadini che abitano nelle isole, finora non è stata presa alcuna decisione che possa venire incontro alle esigenze di un vasto numero di lavoratori pendolari, alcuni dei quali per evitare di dilapidare parte dello stipendio in trasporti hanno cominciato a prendere permessi, ferie e malattie.

L’ultima presa di posizione arriva dal segretario generale della Cisl Fp, Giovanna Bicchieri, che ha scritto al direttore generale dell’Asp di Messina e all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo. “Con la presente – scrive la segretaria rivolta al direttore Asp – la invitiamo a sollecitare per quanto di sua competenza, l’autorevole assessorato regionale alla Salute, affinché vengano prontamente reperiti i Fondi necessari ad assicurare le tariffe agevolate a tutti i pendolari di Asp Messina, che quotidianamente viaggiano per raggiungere l’ospedale e i Servizi Aziendali, situati nelle Isole Eolie. Infatti, è impensabile che i lavoratori debbano lasciare buona parte del proprio stipendio per affrontare ordinari viaggi via mare, che in numerosi casi si aggiungono anche alle spese di hotel e Bed and Breakfast per il pernotto, nel caso del comparto mai anticipato. Per questa ragione, nonché consapevoli che il grave disagio economico causato dalla cancellazione delle tariffe agevolate potrà determinare un progressivo depauperamento delle risorse umane che lavorano presso le Isole Eolie, la invitiamo ad intervenire presso l‘assessorato regionale alla Salute, per consentire il mantenimento di adeguati livelli di assistenza e continuità di prestazioni sanitarie, efficaci ed efficienti alla cittadinanza.

La sospensione delle agevolazioni è scattata il 2 dicembre e da allora chi si reca a lavorare nelle isole paga il prezzo intero del biglietto che per quanto riguarda gli aliscafi ammonta a oltre 20 euro e viaggio. 12 euro, invece il costo della nave, sempre per ogni tratta.  Il nuovo stop ai biglietti agevolati riguarda in particolare forze dell’ordine, insegnanti, medici, infermieri e tutte quelle categorie di lavoratori statali che non risiedono nelle isole. Da allora numerose autorità stanno cercando di trovare una soluzione che potrebbe venire se a queste persone venissero applicate le stesse agevolazioni che godono i residenti di queste isole, che pagano una cifra più bassa  della tariffa perché garantiti dalle norme sulla continuità territoriale sancita dallo Stato.

Rendere stabili i finanziamenti

In merito al perdurare della protesta c’è da segnalare la nota del presidente di Federalberghi eolie, Cristhian Del Bono che è anche componente di una associazione a tutela della salute pubblica nelle isole minori. Del Bono, in una nota inviata Una decina di giorni fa alla Regione e in particolare all’assessore ai Trasporti, Aricò, aveva stigmatizzato per il nuovo esaurimento del fondo: “Federalberghi Isole di Sicilia fa appello all’Assessore Aricò e al presidente Schifani affinché intervengano con urgenza per rifinanziare tali fondi e garantire che i benefici siano adeguati alle reali esigenze del territorio a seguito di un confronto in presenza dei sindaci e delle associazioni di categoria così da definire soluzioni concrete e condivise. Con la legge regionale del 22 marzo 2023 – prosegue Del Bono – la Regione Siciliana, rispondendo alle insistenti richieste dei territori, aveva introdotto agevolazioni finanziarie per i lavoratori pubblici e privati, e garantito gratuità per i residenti delle isole più remote, per le annualità 2023, 2024 e 2025. Sebbene queste misure non rispondessero pienamente alle richieste avanzate da oltre 40 associazioni attive sul territorio, rappresentavano comunque un passo verso il sostegno alle comunità delle isole. Tuttavia, con la legge regionale del 31 gennaio 2024 n. 3, art. 100, i fondi inizialmente stanziati sono stati ridotti di 400.000 euro. Oggi, con crescente preoccupazione, si apprende che il plafond è stato completamente esaurito e che le agevolazioni sono state sospese. Federalberghi Isole di Sicilia chiede quindi che la Regione, nella prossima legge finanziaria, integri i fondi necessari così da estendere anche il numero delle annualità e ampli l’accesso alle agevolazioni a tutte le categorie di pendolari, per evitare discriminazioni tra i diversi gruppi di utenti, come già richiesto in passato”.

Visto il perdurare dell’impasse De Binio è tornato a dire che questa situazione potrebbe presto aggravare una condizione di precarietà dei servizi pubblici nelle isole che già sino al limite del rispetto delle norme.

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