PARIGI – C’è un cuore siciliano che batte all’interno del Disney Hotel New York-The Art of Marvel di Disneyland Paris, quello di Giuseppe Prestipino e Mattia Abbate, un lampedusano e un giovanissimo palermitano che all’interno del primo albergo a tema supereroi del mondo hanno trovato, chi per una ragione e chi per un’altra, un’importante opportunità professionale.
Il cammino che li ha portati a Disneyland Paris è molto diverso. Se Mattia sta vivendo la prima vera esperienza lavorativa, altrettanto non si può dire per Giuseppe, che all’interno del Resort nei pressi di Parigi ha avuto la possibilità di mettere un ulteriore, fondamentale, tassello su una carriera già importante nell’hotellerie. Ciò che li accomuna, sono la caparbietà e la determinazione a volersi sempre migliorare, con quella caparbietà e quella simpatia tipici dei nostri conterranei.
A colpire, di Mattia, è per prima cosa la maturità. Ha soltanto 22 anni, ma le sue idee sono già chiarissime e quando si parla con lui si percepisce una grande determinazione: questa lo ha portato a lasciare il cuore nella città natale e ad avventurarsi in un nuovo Paese per trovare opportunità che nella sua terra gli erano precluse. “Le mie esperienze lavorative in Sicilia – racconta – non sono state molto positive. Ho fatto per tre mesi l’agente immobiliare, ma ho abbandonato appena ho capito che l’idea del datore di lavoro era quello di gestire tutto in nero. Poi ho lavorato per un po’ in un call center, ma anche quella parentesi è durata poco, visto che avevo già inoltrato la domanda per venire qui a Disneyland Paris”.
All’interno del Disney Hotel New York-The Art of Marvel, recentemente rinnovato e ritematizzato, Mattia ha potuto mettere a frutto gli studi fatti nel Liceo turistico Marco Polo di Palermo. Ha partecipato a una delle tante selezioni che Disneyland Paris organizza periodicamente anche in Italia e, dopo aver superato i vari step, ha firmato il suo primo contratto a tempo indeterminato. Oggi è bagagiste voiturier e vallet fuori dall’hotel, quindi accoglie gli ospiti, si occupa dei loro bagagli e fornisce un supporto per la gestione delle auto di chi arriva con un mezzo proprio.
Mentre lo intervistiamo, lo sentiamo scherzare con i colleghi, completamente a suo agio nel suo ruolo. Ma mollare tutto e lasciare la Sicilia e l’Italia non è stato semplice: “Ho sempre avuto l’idea di andare a lavorare all’estero, ma andar via dalla propria città, dagli affetti, dalle amicizie, non è mai facile. Qui a Disneyland però è stato semplice ambientarsi. Durante i primi mesi ho avuto qualche difficoltà con la lingua, ma la cosa bella di lavorare in una realtà come questa è che ci sono un sacco di persone che vengono da tante nazionalità differenti, quindi questo miscuglio di culture aiuta a inserirsi più velocemente. Probabilmente è stato più difficile adattarsi al clima, ma credo che a questo non farò mai l’abitudine”.
Ciò a cui si è abituato perfettamente, invece, è lavorare tra le armature di Iron Man, gli scudi di Captain America e i tanti supereroi dell’Hotel New York. “Da fan della Marvel – confessa – lavorare qui mi rende felicissimo. Credo di essere capitato davvero nel posto giusto e mi piacerebbe, in futuro, ricoprire altre posizioni in questo albergo. La cosa bella di quest’azienda è che ti dà sempre la possibilità di migliorarti e di confrontarti con nuovi ruoli e posizioni”.
Le soddisfazioni professionali sono tante, ma un pizzico di nostalgia è inevitabile. La percepiamo nella voce di Mattia quando ci parla della sua famiglia, dei suoi fratelli più piccoli – che possono vantarsi con gli amici di avere un fratello che lavora ogni giorno con i supereroi – e in generale della sua Sicilia, dove ha lasciato parte del suo cuore.
Chi invece per arrivare a Parigi il cuore ha dovuto seguirlo è il 38enne Giuseppe Prestipino, che per amore ha lasciato l’Italia e dopo un’importante carriera in prestigiosi hotel della capitale francese ha accettato la sfida di Disneyland Paris e ha curato l’inaugurazione del Disney Hotel New York-The Art of Marvel, rivestendo l’importante ruolo di front office manager.
Giuseppe la Sicilia – e quella che lui chiama affettuosamente ‘u scogghiu, lo scoglio, ovvero l’isola di Lampedusa – l’ha lasciata quando era un ragazzino, a 13 anni, trasferendosi a Milano per studiare in un Istituto tecnico turistico. Appena diplomato, ha iniziato come receptionist al Novotel Ca Granda e nel 2011, dopo aver conosciuto il suo attuale compagno, di nazionalità francese, l’amore lo ha portato oltralpe.
“Per non perdere il lavoro – racconta – e l’anzianità che avevo nel gruppo Accor (proprietario della catena Novotel, ndr) ho chiesto il trasferimento in un albergo di Parigi e sono finito nel Paris Centre Tour Eiffel, una struttura di 764 camere, pur non parlando ancora una parola di francese. Fortunatamente la clientela era principalmente internazionale, quindi questo mi ha dato la possibilità di entrare nonostante le difficoltà con la lingua”.
Difficoltà superate agevolmente sul campo, come confermato da un percorso professionale che lo ha visto diventare chef de brigade e in seguito assistente capo ricevimento e capo ricevimento. Poi, l’esperienza nella zona dei Castelli della Loira dove per il Gruppo Orfea – che gestisce la logistica di Sncf (azienda del trasporto ferroviario in Francia, ndr) – ha ricoperto il ruolo di direttore in una struttura con duecento camere e due ristoranti dedicata alla formazione dei dipendenti. E successivamente il passaggio al prestigioso Peninsula, un luxury hotel situato nel cuore di Parigi, a pochi centinaia di metri dall’Arco di Trionfo. “Ho sempre amato il lusso – spiega Giuseppe – e così quando ho saputo che questa struttura era alla ricerca di un assistente capo ricevimento ho deciso di candidarmi per la selezione, che è andata benissimo. Pur facendo una sorta di passo indietro a livello di incarico personale, il passaggio al Peninsula mi ha permesso di fare un’esperienza straordinaria, grazie a cui ho avuto l’opportunità di accogliere personalità molto importanti: star, politici e altro ancora”.
Ma Giuseppe è una persona sempre alla ricerca di stimoli nuovi e così, quando è stato contattato da un recruiter di Disneyland Paris che gli chiedeva se fosse interessato a seguire l’apertura di un hotel per un nuovo progetto all’interno del Resort, ha deciso di raccogliere questa nuova sfida professionale. “A livello di hotellerie – afferma – ovviamente ciò voleva dire confrontarsi con una realtà completamente diversa, con flussi maggiori rispetto a un hotel come il Peninsula. Ancora una volta, però, mi sono voluto mettere alla prova e così sono arrivato a Disneyland Paris, in un mondo completamente nuovo, con un linguaggio da scoprire e nuove esperienze da fare. La differenza principale è rappresentata dai volumi di pubblico con cui si ha a che fare: qui abbiamo davanti tantissime persone ogni giorno e dobbiamo cercare di garantire la massima qualità nel breve tempo in cui abbiamo a che fare con il cliente, visto che poi per la maggior parte della giornata i nostri ospiti sono impegnati in uno dei due Parchi divertimento”.
“Ho dovuto studiare tanto – dice – non soltanto per calarmi in procedure e regole aziendali nuove, ma anche per raffrontarmi con un mondo, quello Disney e in particolare Marvel, di cui conoscevo davvero pochissimo”. E così, al termine di dure giornate di lavoro, Giuseppe si dedicava allo studio del mondo Marvel guardando i film su Iron Man, Thor, Black Panther, Doctor Strange e altri ancora per non farsi trovare impreparato davanti a una possibile richiesta di un ospite, sia giovane che meno giovane. Perché in fondo, lo scopo finale è sempre uno: coccolare il più possibile chi arriva in hotel.
“La mia sfida – spiega – visto che arrivavo da una struttura con una concezione dell’hotellerie completamente diversa, è stata portare a Disneyland Paris un approccio più profondo con gli avventori: una migliore interazione per capire cosa è davvero importante per i viaggiatori. Ho messo in atto alcune iniziative per aumentare la qualità del servizio: per esempio, abbiamo introdotto una telefonata al cliente prima, durante e dopo il soggiorno. Una chiamata di cortesia per metterci a disposizione di chi arriva, che è sempre molto apprezzata”.
Il ruolo del front office manager all’interno del Disney Hotel New York-The Art of Marvel è quello del numero tre della struttura – dopo il direttore generale e il deputy manager, che è la figura di supporto al direttore (nell’hotellerie tradizionale esiste anche una figura intermedia che è quella del direttore delle camere) – una posizione di responsabilità, con una cinquantina di persone da dover gestire, che lascia davvero poco tempo libero. Eppure, Giuseppe continua a ritagliarsi un po’ di spazio per dare sfogo alla sua creatività: “Nel 2013 – racconta – ho creato un marchio di pelletteria qui in Francia, che ha avuto il suo discreto successo. Visti i miei tanti impegni, questa è un’attività che ho trascurato un po’, ma non voglio abbandonarla del tutto”.
E poi, ogni volta che ne ha la possibilità, Giuseppe torna sempre al suo scoglio, alla sua Lampedusa, dove vivono i genitori. “La mia casa mi manca sempre: probabilmente non potrei più viverci 365 giorni l’anno, visto che ormai mi considero cittadino del mondo, ma non rinnego mai le mie origini e ne vado molto fiero. A Lampedusa tengo molto e anche per questo mi sono impegnato per cercare di sensibilizzare, non soltanto i lampedusani ma anche i turisti, alla pulizia delle spiagge. Mi sono speso in prima persona anche perché Filippo Mannino, che è stato da poco eletto sindaco, è uno dei miei amici d’infanzia e voglio trasmettere questa nuova immagine di una comunità che si impegna non soltanto per il turismo, ma anche per tutelare i luoghi meravigliosi in cui siamo nati. Anche su mio consiglio, il referente per Plastic free di Lampedusa ha dato vita a una serie di iniziative che ormai da settembre si susseguono con cadenza periodica e hanno contribuito a ripulire dai rifiuti gran parte delle spiagge dell’isola”.
Anche questo un modo per dimostrare un attaccamento a una terra da cui, per quanto ci si allontani, non ci si riesce a distaccare mai del tutto. Una Sicilia piena di problemi e che troppo spesso non riesce a dare ai propri figli le opportunità che meriterebbero, ma a cui nessuno, che sia andato via da decenni o solo da pochi anni, riesce a negare un posto, anche piccolo, all’interno del proprio cuore.
Il Disney Hotel New York–The Art of Marvel è il primo hotel al mondo dedicato alle opere d’arte della Casa delle Idee, protagonisti di decenni di storie a fumetti e, da qualche anno, anche al cinema e in tv.
Situato pochi minuti a piedi dai Parchi Disney, l’hotel a quattro stelle – arredato come una galleria d’arte di New York – rende omaggio agli eroi Marvel e agli artisti che li hanno creati. La struttura offre ai propri ospiti il massimo del comfort attraverso servizi personalizzati celebrando la cultura della città di New York e la sua vibrante energia.
Con oltre 350 opere esposte – di cui cinquanta esclusive – create da più di 110 artisti provenienti dall’Europa e dal mondo – custodisce una delle più grandi collezioni Marvel. Entrando nella lobby, gli ospiti si sentono subito parte integrante dell’universo Marvel grazie a un immenso pannello retroilluminato, alla presenza delle armature di Iron Man e alle fedeli riproduzioni dello scudo di Captain America.
L’hotel dispone di 471 camere superior, 65 camere Empire state club e 25 suites dedicate a Spider-Man, agli Avengers e agli altri supereroi Marvel. Presenti anche ristoranti e bar con un menù ispirato a molte specialità di New York con una gamma completa di pasti e bevande tematizzate per celebrare l’arte Marvel.
Disneyland Paris è uno dei sei parchi Disney presenti in tutto il mondo, l’unico in Europa.
Con un totale di più di 300 milioni di visite dalla sua apertura, nel 1992, oggi è la prima destinazione turistica del vecchio continente grazie a due parchi a tema (il Parco Disneyland e il Parco Walt Disney Studios), sette hotel con una capacità di 5.800 camere (cui si aggiungono oltre 2.700 camere degli hotel partner e associati), due Convention centre a servizio completo e un campo da golf da 27 buche. Il Resort accoglie inoltre uno dei più grandi centri di svago della regione parigina, il Disney Village. Ristoranti a tema, negozi e un cinema multisala concentrati in un’area di 30.000 metri quadrati. Una destinazione con 59 attrazioni, 63 negozi e 55 ristoranti, che dopo aver prolungato i festeggiamenti per i suoi trent’anni continua a espandersi e a guardare al futuro.
Dopo l’inaugurazione dell’Avengers Campus (una zona interamente dedicata ai supereroi Marvel) della scorsa estate, continua infatti il piano di espansione dei Walt Disney Studios, che ospiteranno a breve una nuova area a tema Frozen.