ROMA – Il Decreto Riaperture scatena lo sconcerto e la rabbia delle imprese e dei professionisti del settore dei congressi e degli eventi.
Il comparto che ha un impatto diretto sul Pil di 36,2 miliardi, produce un giro di affari di 65,5 miliardi, genera 15,5 miliardi di entrate tributarie e che dà lavoro a oltre 570.000 persone si trova ancora una volta fermo, assistendo però alla ripartenza di altri settori che comportano aggregazione di persone.
La grave denuncia sostenuta da una lettera al Presidente del Consiglio Mario Draghi e al Consiglio dei Ministri arriva dai portavoce di #Italialive, l’iniziativa che riunisce le associazioni del comparto.
“Ci dovete spiegare – si legge in una nota – qual è la differenza tra un meeting di 200 persone e una proiezione cinematografica per lo …