“Se oggi sto bene è grazie alla donazione di midollo osseo di un ragazzo tedesco”. – racconta Chiara. “Dopo pochi mesi dall’iscrizione nel registro donatori, ho salvato la vita ad una persona, in California. – dice Leandro.
C’è chi dona e c’è chi riceve, sono storie di vita straordinarie. Storie di vita allacciate dal filo rosso della donazione, gesti di solidarietà che possono fare la differenza. Il risultato è: fare la cosa giusta, salvare una vita, regalare una possibilità a chi non ne ha.
Ogni donatore, e ogni ricevente, ha un suo motivo personale che ha dato il via alla donazione. E ogni ricevente ha una storia unica da raccontare, per spiegare perché e quanto un gesto così semplice sia tanto importante. Come hanno deciso di raccontare, Leandro Vinci e Chiara Brogna, due giovani di Siracusa, in questa intervista.
Solamente una persona su 100 mila è compatibile con chi è in attesa di un trapianto di midollo osseo. E i numeri dei donatori sono ancora troppo bassi, c’è tanto lavoro da fare ancora. E’ la cultura della donazione, quella che manca e che “dovrebbe diventare una materia di insegnamento nelle scuole“, come sostiene Marilena Sinatra, docente e membro del consiglio Admo Siracusa, che racconta il suo impegno quotidiano per “sensibilizzare” i giovani alla donazione. Attività di informazione dentro e fuori gli istituti scolastici, per coinvolgere ragazze e ragazzi a fare un gesto che può fare la differenza.
Chiara Brogna, 26 anni, di Siracusa ma vive e lavora a Milano. Affetta da aplasia midollare, ha ricevuto nel 2020, in pieno lockdown, la donazione di midollo da un ragazzo tedesco di 23 anni. Chiara ha ricevuto il suo “regalo” inaspettato e si è sottoposta ad una delicata operazione per ricevere il trapianto di midollo. Oggi sta bene e ha ripreso la sua vita da dove si era “fermata”. Il Quotidiano ha raccontato la storia di Chiara Brogna, in una video intervista che puoi guardare qui sopra.
Così per caso, Leandro, 26 anni, sportivo agonista, decide di iscriversi al registro dei donatori di midollo osseo a Siracusa. “Sono andato a tipizzare a marzo“. Ricordiamo che, per “tipizzare” si intende una donazione di sangue che precede l’iscrizione nel registro mondiale dei donatori di midollo osseo.
“Per me non è stato così strano, perché da quando ho potuto farlo ho sempre donato il sangue. Ho sempre manifestato una certa sensibilità all’argomento – prosegue Leandro -. Cosi ho deciso di iscrivermi nella lista dei possibili donatori di midollo. Senza aspettarmi nulla.
Il fatto eccezionale è stato che, dopo poco tempo dalla mia registrazione, sono stato chiamato da Admo, perché veniva riscontrata la compatibilità del mio midollo osseo per una ricevente, una ragazza della California, negli USA.
Ho ricevuto la chiamata a giugno, poi ho donato ad ottobre 2021 perché ho fatto prima una serie di controlli”.
Ho avuto tanti dubbi quando ho ricevuto la chiamata, – spiega il giovane aretuseo – soprattutto le influenze esterne. In molti mi dicevano “Stai attento, l’operazione è dolorosa, e addirittura potresti rimanere paralizzato. E invece non è così. La mia preoccupazione -aggiunge -, forse l’unica, era quella di dovermi fermare per troppo tempo dai miei allenamenti, e invece lo stop è stato solo per due settimane, prima e dopo la donazione. Subito dopo sono ritornato alla mia vita normale.
“Il giorno della donazione è adnato tutto bene – conclude Leandro. E’ stato come donare il sangue, solo che il tutto è durato, 3 ore e 40 minuti. Come vedere un film molto lungo, seduti sul divano. Sono ritornato un mese dopo a fare controlli. Ad un anno dalla donazione sto bene e sono felice di aver contribuito a salvare una vita”.
Per conoscere e sapere cosa fare per donare il midollo osseo possibile consultare il sito web di Admo Sicilia.
I requisiti per donare sono:
Cosa succede quando si inoltra una richiesta?
Ecco tutti gli step:
“E’ necessario coinvolgere il più possibile i giovani sul tema della donazione – spiega la professoressa e membro del consiglio direttivo Admo Sicilia, Marilena Sinatra -, in particolare del midollo osseo. In tanti sono a donare sangue, plasma e piastrine, non sapendo che può essere fatto lo stesso per il midollo. Ma c’è un limite di età ben preciso per diventare donatori di midollo (come ha raccontato nella video intervista che puoi guardare a inizio articolo) e i ragazzi spesso non sanno dell’esistenza di Admo. Ecco perché insisto, quotidianamente, sulle attività svolte e organizzate in tutto il territorio, per promuovere la conoscenza di Admo, anche grazie alle testimonianze di Leandro e Chiara, entrambi preziosi e indispensabili”.
Marco Panasia