Sanità

Giovane muore e dona gli organi: prelievo in struttura privata all’Humanitas di Catania

Per la prima volta in Sicilia si registra una donazione di organi in una struttura sanitaria privata, nello specifico l’Humanitas Istituto Clinico Catanese. Questo per volontà di una giovane, precedentemente ricoverata nell’istituto di Catania.

Il prelievo multiorgano è stato eseguito in una delle sale operatorie di Humanitas: il cuore, il fegato e i reni della giovane donatrice serviranno a salvare altri 4 malati siciliani in lista d’attesa per un trapianto.

Donazione organi nella struttura privata Humanitas di Catania

A eseguire il prelievo e a permettere la donazione degli organi è stata l’équipe dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione, diretta da Adolfo Tomarchio, assistito da cinque infermieri, dal coordinatore per i trapianti dell’Azienda ospedaliero Universitaria Policlinico G. Rodolico San Marco di Catania, Alessandro Conti, e dai chirurghi dei centri trapianto regionali.

“L’intervento è stato svolto tempestivamente a garanzia di una migliore aspettativa di vita del paziente ricevente. Una procedura eseguita con successo grazie alla rete e alla collaborazione tra strutture sanitarie”. Questo è il commento di Tomarchio.

“Questa donazione di organi è particolarmente preziosa per due ragioni. Innanzitutto, per la grande convinzione mostrata dalla donatrice che testimonia l’importanza della sensibilizzazione alla cultura della donazione per favorire una maggiore consapevolezza e perché conferma la grande capacità di collaborazione tra pubblico e privato per garantire il funzionamento del nostro servizio sanitario. Esprimo la mia vicinanza alla famiglia della donatrice e il mio ringraziamento a tutto il personale sanitario impegnato in quest’attività”. Con queste parole si esprime sulla donazione di organi il coordinatore regionale del Crt Sicilia, Giorgio Battaglia.

“Si tratta certamente di un risultato brillante – sottolinea Alessandro Conti – reso possibile dalla ferma volontà di donazione espressa in vita dalla paziente e dalla felice intuizione dei medici del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’Humanitas. Gli eccellenti servizi della struttura e il know how del personale medico e infermieristico hanno poi consentito lo svolgimento fluido dell’intero processo in tempi relativamente rapidi”.