Una donna di 36 anni è sopravvissuta a 12 distinti tumori in varie parti del corpo, almeno cinque dei quali considerati aggressivi e maligni. Il caso eccezionale, secondo l’equipe di medici e scienziati che sta seguendo la paziente, è legato a una straordinaria risposta antinfiammatoria del sistema immunitario.
In meno di 40 anni di vita, alla donna sono stati diagnosticati 12 differenti in varie parti del corpo: cinque quelli maligni
Essa, infatti, riesce a contrastare ed eliminare le cellule cancerose in continua proliferazione, a causa di mutazioni genetiche che fino ad oggi erano persino considerate non compatibili con la vita.
Lo studio di questa condizione – tecnicamente un’aneuploidia – potrebbe favorire nuovi strumenti di diagnosi precoce così come immunoterapie rivoluzionarie per combattere il cancro.
La notizia è stata pubblicata sulla rivista “Science Advances” dai ricercatori del Centro nazionale di ricerca oncologica (Cnio) in Spagna
A descrivere il caso eccezionale della trentaseienne sopravvissuta a 12 tumori è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati spagnoli della Divisione cellulare e gruppo sul cancro del Centro nazionale spagnolo di ricerca sul cancro (CNIO) di Madrid, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi della Familial Cancer Clinical Unit, dell’Unità Citogenetica, del Laboratorio sul cancro ereditario – Ospedale universitario Doce de Octubre, del Koch Institute del Massachusetts Institute of Technology (MIT) e di altri istituti.
Molti dei suoi parenti presentano la mutazione su un singolo gene proveniente da uno dei due genitori, mentre la donna ha le anomalie in entrambe le copie. Si tratta di una condizione assolutamente eccezionale, dato che gli embrioni di modelli animali con una simile combinazione genetica muoiono e non si sviluppano.