Negli Usa una donna ha fatto causa al suo ex fidanzato per revenge porn, accusandolo di aver diffuso alcune sue immagini intime su un sito pornografico e sui social tramite account falsi. Ora il tribunale di Houston, in Texas, ha condannato l’uomo a risarcirla con 1,2 miliardi di dollari. Lo riportano le testate americane.
Come raccontano i media americani, i due avevano cominciato a frequentarsi nel 2016 e vivevano insieme a Chicago, in Illinois. All’inizio del 2020 sono però sorti alcuni problemi di coppia, e la donna aveva deciso di trasferirsi a casa della madre in Texas. Nel frattempo, si legge nella causa, l’uomo è riuscito ad accedere al sistema di sicurezza dell’abitazione materna con l’intento di spiare l’ex fidanzata.
A ottobre 2021 la relazione tra i due si è definitivamente conclusa. La donna, scoperto il comportamento dell’ex fidanzato, gli ha intimato di non accedere più al sistema di sicurezza, dal quale sarebbe riuscito a captare del “materiale visivo intimo”, come viene definito nella causa. Ma l’uomo ha pubblicato le immagini su un sito pornografico e in una cartella accessibile al pubblico attraverso un servizio di condivisione online.
Secondo l’accusa, l’uomo ha anche diffuso quelle immagini sui social media, taggando familiari, amici, colleghi e persino il datore di lavoro di lei. In una mail risalente a marzo 2022, l’uomo l’ha anche minacciata: “Passerai il resto della tua vita cercando di eliminarti da Internet ma non ci riuscirai”. Il mese dopo la donna si è rivolta al tribunale di Houston, che ora le ha dato ragione con un maxi-risarcimento. Il legale della vittima ha dichiarato che non si aspetta che la somma venga interamente pagata, ma almeno “servirà da deterrente per altri”.