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Un velo nero che vola via, dal Tribunale di Agrigento un grido di libertà per le donne

Niente scarpette rosse. Niente rose rosse per le donne vittime di violenza. Una violenza che non è solo fisica, ma è anche psicologica. Sono 104 le donne uccise per mano di chi diceva di amarle, non sono dei numeri ma parliamo di essere umani. Oggi dovremmo parlare di tutte quelle donne che piuttosto denunciano, di quelle donne che hanno il coraggio di ribellarsi, e di prendersi la loro libertà. E al Tribunale di Agrigento, avvocati e magistrati – in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne – si sono uniti in un solo grido: “Donne, vita e libertà”.

Quattro donne, vestite di nero, con un velo in testa, un velo che poi hanno tolto e gettato via. Si è trattato di una pièce teatrale “Libertà: mio diritto, mia colpa”, ideata e curata dall’avvocato Sonia Sinaguglia, che ha voluto raccontare fatti realmente accaduti, la storia di quattro donne iraniane barbaramente trucidate con la colpa di essersi liberate e ribellate alla legge islamica.

Agrigento, il velo e il grido “Donne, vita e libertà” contro la violenza

“Un gesto, un valore simbolico, un velo nero, che per noi rappresenta più ogni una parola. Speriamo che al nostro grido per i diritti umani e per i diritti delle donne si aggiungano tante altre voci, perché il problema va affrontato con una battaglia prima di tutto culturale”, ha dichiarato Vincenza Gaziano, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento.

Giosina Sicurello, Floriana Salamone, Stefania La Rocca, Giulia Sbocchia e Zaira Picone hanno interpretato la vita di Raheleh Ahmandi, Asra Panahi, Nasrin Sotoudeh, Hadis Najafi e Mahsa Amini.

“Sono contento che tutto questo è avvenuto qui in questo Tribunale, dove non passano solo carte ma passano vite umane. C’è una grande attenzione per la tutela delle donne e per tutti i soggetti fragili”, ha dichiarato Salvatore Vella Procuratore facenti funzioni del Tribunale di Agrigento a margine della pièce teatrale.

Irene Milisenda