Trapani

Doppi turni scolastici al capolinea, parte piano di razionalizzazione

TRAPANI – Basta ai doppi turni, è in atto un piano di razionalizzazione delle scuole superiori della provincia di Trapani.
Il progetto è stato avviato da Raimondo Cerami, commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale trapanese. Pochi gli edifici scolastici disponibili e molti necessitano di onerosi adeguamenti prima del loro utilizzo.

Solamente la nuova amministrazione del Comune di Mazara del Vallo si è dichiarata disponibile a concedere in uso un plesso già pronto, per ospitare una scuola superiore per il prossimo anno scolastico.

Il rimanente patrimonio immobiliare è stato definito con risorse del Libero Consorzio. Cerami ha dato avvio alla formazione del bilancio di previsione, al fine di rendere utilizzabile l’avanzo di amministrazione per investimenti proveniente dalla vendita della porzione del Palazzo di Governo.

Il bilancio redatto consentirà anche l’approvazione ed attuazione di un piano di alienazioni che prevede la dismissione di immobili destinati ad uffici per acquistare edifici scolastici.

La priorità del Libero Consorzio rimane, però, sempre quella di ottenere la concessione in uso di edifici scolastici di proprietà comunale. Infatti, prima di procedere all’acquisto di immobili da privati, occorre verificare la fattibilità tecnica ed economica, che individui, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività. L’obiettivo finale da raggiungere sarà l’eliminazione totale che dei doppi turni.

Allo stesso tempo, rimane invariata la profonda crisi finanziaria del Libero Consorzio, unico ad avere approvato ad oggi il bilancio 2019/2021 proprio per garantire quanto necessario. Si è parlato spesso di una carenza di investimenti sulla scuola, sull’istruzione, sulla cultura. Adesso, dopo anni di lamentele studentesche, sembra muoversi qualcosa.

L’ex Provincia è determinata e a sue spese ha deciso di comprare gli immobili che mancano, per una cultura sempre più fruibile.
“Fatti non foste a viver come bruti, ma per aver virtute e canoscenza”, la cultura deve far ripartire la Sicilia insieme al turismo.