Zona arancione nei fine settimane e una “gialla rafforzata”, con l’ipotesi anche di una zona bianca, dove ci sarebbero più libertà.
Si va verso un decreto ad hoc – e non un’ordinanza del ministero della Salute – per stabilire le nuove misure restrittive per i giorni successivi all’Epifania. Un Consiglio dei ministri è previsto in serata. I nuovi divieti dovrebbero scattare nel week-end e sarà in vigore fino al 15 gennaio.
IL NUOVO RT
Il testo prevede anche l’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce e che sarà in vigore da lunedì 11: con Rt ad 1 si andrà in zona arancione e con l’Rt a 1,25 in zona rossa.
GLI SPOSTAMENTI E LE ZONE
Dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”.
Nella bozza si conferma che, per il weekend del 9-10, tutta l’Italia sarà in fascia arancione con le stesse eccezioni, negli spostamenti tra i Comuni, previste per le feste natalizie.
“Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 7 e il 15 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure di cui all’articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020, ma sono consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.
COPRIFUOCO ALLE 22
“È consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”, si legge ancora nel decreto.
LA ZONA BIANCA
Si apre anche l’ipotesi di una quarta fascia di rischio nella quale entrerebbero le regioni con gli indicatori migliori e dove si potrebbero riaprire anche i luoghi della cultura, come musei, teatri, sale da concerto e cinema, con bar e i ristoranti lavorerebbero senza limiti di orario e ci sarebbe via libera anche a piscine e palestre. Per accedere alla zona bianca sarà ovviamente decisiva la situazione epidemiologica e sarà richiesto un indice Rt molto basso. Conte stare prendendo in considerazione questa possibilità.