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Draghi, con il Green pass si riparte, gli operatori esultano

L’invito ai turisti di tutto il mondo, l’annuncio di un Green Pass nazionale che anticiperà quello europeo e partirà a metà maggio.

L’attenzione dimostrata ancora una volta per il settore e le parole “sentite” del premier Mario Draghi in apertura della conferenza stampa sulla riunione tra i ministri del Turismo del G20 hanno scaldato il cuore degli operatori turistici.

Da Draghi un bellissimo messaggio

“E’ stato un bellissimo messaggio quello che l’Italia aspetta turisti da tutto il mondo ed è ancora più importante che venga da un presidente del Consiglio come Draghi che gode di una grande reputation all’estero”, ha commentato il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca, ma ha ammonito: “Quel che è successo al Duomo con lo scudetto ci fa male e ci lascia assai perplessi. Sicuramente è più sicuro un ristorante piuttosto che una piazza con trentamila persone”.

Sul Green Pass nazionale da metà maggio il presidente degli albergatori ha detto: “dà grandi speranze e ci mette alla pari con i nostri agguerriti competitor greci e spagnoli”.

E un’indagine di Demoskopika mette nero su bianco quanto sia importante per gli italiani.

“Oltre dieci milioni – ha detto Raffaele Rio – ritengono il Pass tra le azioni prioritarie affinché un turista possa sentirsi più sicuro in vacanza in Italia”.

Le dichiarazioni di Garavaglia

E a far esultare gli operatori turistici sono arrivate anche le rassicurazioni del ministro del Turismo Massimo Garavaglia sul green pass: “Ho chiesto al commissario Ue Thierry Breton di estendere il lasciapassare europeo a Paesi terzi”.

Garavaglia ha parlato anche di coprifuoco, affermando “sono ragionevolmente fiducioso che la misura in tempi brevi possa essere rivista favorevolmente”.

E sui vaccini ha aggiunto: “una volta vaccinata la popolazione fragile, può essere opportuno fare delle valutazioni anche per gli operatori del turismo”.

Il Ministro ha sottolineato come il settore abbia perso 28 miliardi di euro e 1,5 punti di Pil e come l’obiettivo sia cercare di tornare ai livelli pre pandemia prima del 2023.

Il titolare del Turismo ha ricordato anche come nel Pnnr per il solo turismo siano previsti interventi per 2,4 miliardi, divisi tra prestiti (1,8 miliardi) e sussidi (600 milioni), e poi tutte le altre risorse che sono nei ministeri collegati.

Misure dedicate e Formula 1

Inoltre “già da prossimi decreti legge ci saranno nuove misure dedicate”, annuncia, ma la cosa più importante è “far ripartire la macchina” e “permettere alle imprese di riprendere a fatturare”.

Per far capire a tutti cosa occorra fare, il Ministro ha fatto un parallelo con Formula 1: “Ora è come quando al Gran Premio c’è un incidente ed entra la Safety Car. Tutti vanno piano e sono sullo stesso livello, poi si riparte e vince chi va più veloce. Dobbiamo essere i più veloci alla ripartenza”.

Operatori turistici soddisfatti, però…

Bene sia Draghi che Garavaglia, secondo Confindustria Alberghi, che però ha precisato: “Dobbiamo sottolineare che le aziende non sono fuori pericolo”.

Anche il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina ha apprezzato “l’iniezione di fiducia” che Draghi ha voluto dare al settore turistico: “Dopo 17 mesi di stop ne abbiamo bisogno”, ma bisogna “spingere sull’acceleratore, altrimenti rischiamo di essere bruciati dagli altri paesi europei sul rilancio del comparto”.

Apprezzamento anche dalla presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli, che ha parlato del nodo coprifuoco: “Per come siamo organizzati noi d’estate è improponibile, si sta al mare anche fino alle 20, quindi sarà senza dubbio da rivedere. Continua a tagliare le gambe a tantissime, a troppe attività”.

Secondo la presidente di Fiavet Ivana Jelinic quello di Draghi è “un messaggio d’accoglienza verso l’esterno che raggiunge positivamente tutti i nostri partner internazionali”.

Infine, Massimo Caputi di Federterme Confidustria ha parlato di una ventata di positività dopo mesi di profondo rosso, affermando: “Ora pensiamo a forme di turismo innovativo ed in primis al turismo sanitario che Federterme intende proporre al governo”.