è tristemente nota la recente notizia della morte di Flavio Presuttari, 16 anni, e Gianluca Alonzi, 15, trovati morti a Terni, forse a causa di un mix letale di metadone e codeina.
Droga e giovani: un binomio attualissimo, che richiede un’attenzione specifica da parte delle famiglie, non sempre adeguatamente pronte a cogliere i segnali rivelatori di un utilizzo di sostanze stupefacenti.
Sull’abuso di droghe da parte dei giovani e sul ruolo chiave dei genitori abbiamo discusso con Guido Faillace, psichiatra e Presidente Nazionale della Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze (FeDerSerD).
Può descriverci, oggi, lo specifico uso delle droghe nei giovani?
“Oggi l’uso delle droghe è sempre più precoce, si parla di ragazzini di 13-14 anni assuntori di sostanze. L’assunzione è indiscriminata e massiccia, con l’utilizzo di un mix di sostanze, tra cui il potentissimo Fentanyl, il cui effetto è potenziato dall’uso di alcool, con ripercussioni negative a livello centrale, fino all’arresto cardiocircolatorio. Vi è poi l’effetto del gruppo che favorisce la disinibizione comportamentale e quello gratificante dell’alcool utilizzato nei locali, che facilita l’utilizzo di droghe sintetiche e l’attività sessuale non protetta”.
A quali campanelli d’allarme devono fare attenzione i genitori al fine di individuare l’utilizzo di droghe da parte dei figli?
“Certamente i genitori devono attenzionare alcuni segnali quali l’insonnia, la sonnolenza o la congiuntivite, se inoltre il consueto carattere di un giovane era improntato alla docilità e improvvisamente si trasforma in aggressivo o solitario, non è perché questi sta crescendo, ma sarà successo qualcosa, come l’uso di droghe. è fondamentale ricordare ai genitori l’importanza della comunicazione con i figli, condizionata dalla qualità e della quantità di tempo da dedicare loro, a fronte della scarsa quantità di tempo in cui essi sono presenti, per motivazioni di carattere lavorativo”.
Individua delle specifiche criticità nel comportamento dei familiari e come superarle?
“Sicuramente la maggiore disponibilità di soldi da parte dei ragazzi permette loro di diventare bersaglio degli spacciatori che utilizzano la scuola come mercato elettivo per la vendita delle sostanze. Un aspetto da limitare e rispetto al quale, come FeDerSerD, nel territorio di Alcamo, abbiamo avviato percorsi di informazione attraverso la formazione dei genitori mamme da parte di altri genitori, alla presenza di pedagogisti”.
Angela Ganci