Editoriale

Due milioni di immobili “fantasma”

L’Agenzia del territorio è stata inglobata nell’Agenzia delle entrate e riscossione (Aer), ma la sua funzione è rimasta inalterata, cioè controllare tutto ciò che accade, appunto, al territorio.
È sorprendente che tale Agenzia abbia comunicato recentemente come nel nostro Paese vi siano ben due milioni di immobili “fantasma”. Traduciamo: immobili che non sono iscritti al catasto e che per conseguenza non pagano la patrimoniale, cioè l’Imu, non pagano la Tari, ma utilizzano a pieno tutti i servizi dello stesso territorio: le condotte d’acqua potabile, l’elettricità, gli scarichi nelle fognature, il mantenimento delle strade e dei marciapiedi, l’illuminazione pubblica, il verde pubblico, nonché gli altri servizi collettivi messi a disposizione dagli Enti locali, sia comunali che provinciali.
Ora, nell’era della digitalizzazione, sembra ulteriormente incredibile che possano esistere fisicamente due milioni di immobili non censiti, cioè “fantasmi”.

Chiediamo all’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) – che non ha ancora eletto il suo presidente nazionale – come mai non sia messa all’ordine del giorno una questione così importante, che è quella di scovare i cattivi cittadini, possessori di immobili non denunciati agli Enti locali né al catasto, in modo da intimare loro di mettersi in regola e di pagare quanto dovuto.
Ma al di là di un’azione collettiva, chiediamo ai singoli sindaci come mai non sguinzaglino per il loro territorio i Vigili urbani, dopo aver fatto eseguire una ricerca facile e cioé raffrontare il catasto con una delle mappe digitali che esistono sulla rete e che, di fatto, hanno filmato tutti gli immobili esistenti nelle strade.
Confrontando tali mappe con il catasto e con i documenti dentro i Comuni, emergerebbero in tutta evidenza gli immobili “fantasma”.
Bisognerebbe “aggredirli” ed intimare la loro regolarizzazione entro un breve tempo di trenta o sessanta giorni, oltre che denunciare all’Autorità giudiziaria i loro proprietari, qualora se ne riscontrassero gli estremi.
Sembra incomprensibile il comportamento dei primi cittadini che non si occupano di recuperare queste entrate, se non ci fosse il sottopensiero che vi esplicitiamo di seguito.

Qual è il sottopensiero? Il fatto che anche gli evasori e i cattivi cittadini purtroppo votano, mentre, a nostro modesto avviso, dovrebbe esserci una sorta di “certificazione del buon cittadino” come premessa al diritto di voto. Ma si sa, questo è impossibile perché la Costituzione consente di far votare tutti i componenti iscritti all’anagrafe, salvo quelli che per legge perdono i diritti politici.
Ci chiediamo, questa è vera Democrazia? Per la verità è scritto a chiare lettere che: “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge”, ma quando non sono uguali dovrebbero essere emarginati. La premessa è l’eguaglianza, la conseguenza è che quando manca tale eguaglianza è necessario provvedere a ripristinarla in maniera civile.

Sappiamo che questo è un tasto che molti considerano quasi una bestemmia, ma crediamo di dover portare all’attenzione dei cortesi lettori e delle cortesi lettrici i fatti e non le considerazioni; i fatti ci inducono a dire che ogni persona che fa parte della Comunità dev’essere rispettata per il proprio comportamento corretto ed emarginata (momentaneamente) al contrario.

Due milioni di immobili “fantasma”! Non ci risulta però che siano stati ammoniti né i responsabili dell’Agenzia, né i responsabili delle strutture burocratiche comunali, il che sembra inconcepibile. È inconcepibile che di fronte a una palese violazione di legge, che costituisce anche una violazione delle regole di convivenza, chi ha la responsabilità di combatterla se ne stia con le mani in mano.
Questo non è scritto né sui giornali né sui siti, meno che mai se ne parla in radio e televisione. Non si sa perché, ma sembra di sentire il solito ritornello: “Non disturbate il manovratore”.
E invece noi, com’è nostra abitudine da quarantacinque anni, lo disturbiamo ed evidenziamo i comportamenti omissivi di quelle pubbliche amministrazioni e dei loro responsabili che vengono meno al proprio dovere, ma che farebbero bene a rinsavire per farlo tutto e fino in fondo.