Le due donne rumene assassinate nella notte tra giovedì e venerdì nelle loro rispettive abitazioni a Naro (Agrigento) sarebbero state massacrate dopo avere respinto “un approccio sessuale” da parte del presunto assassino. Ne sono convinti i magistrati di Agrigento che indagano sul duplice delitto. Secondo quanto ricostruito dal Procuratore aggiunto Salvatore Vella che coordina l’inchiesta, l’uomo fermato avrebbe cenato a casa di Delia Zarniscu di 58 anni, con un amico 52enne. Dopo le prime avances la donna avrebbe respinto le richieste sessuali del presunto assassino. Così, l’uomo, da solo, avrebbe raggiunto l’altra vittima, Maria Rus di 54 anni, che era sola in casa. Prima l’avrebbe picchiata selvaggiamente e poi le avrebbe dato fuoco. Il rumeno sarebbe quindi tornato a casa della prima vittima e l’avrebbe massacrata a colpi di televisore e suppellettili.
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E’ in corso l’autopsia sui corpi delle due donne rumene uccise nella notte tra giovedì e venerdì nelle loro abitazioni a Naro. La 58enne Delia Zarniscu e la 52enne Maria Rus, sarebbero stato uccise da un rumeno, in stato di fermo da ieri sera, dopo avere respinto le avances dell’uomo.