“A tutti quelli che, come un ex ministro della Giustizia del Pd ed altri esponenti della sinistra, si recano in visita a camorristi e criminali, anche condannati all’ergastolo per reati politici o comuni, segnalo la tragedia che si è verificata in Sicilia, dove un ergastolano, in permesso premio, ha ucciso due donne poi si è suicidato. Sarebbe stato meglio che non avessero concesso questo permesso. Sarebbe meglio maggiore prudenza nelle discussioni sull’ergastolo ostativo, anche a livello di supremi organi del Paese”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri (FI).
“Sarebbe ora di smetterla di solidarizzare con il terrorista Cospito, di organizzare cortei di gente di sinistra che aggredisce poliziotti e carabinieri nelle strade. Basta con i ricatti morali”, prosegue Gasparri.
“Anche per quanto riguarda Cospito ci sono norme e garanzie per impedire che con atti autolesionistici si possano porre ricatti allo Stato. Medici e autorità amministrative sanno cosa devono fare per garantire la vita di Cospito. Basta con una propaganda che favorisce soltanto condotte errate”.
“È inutile oggi – aggiunge – piangere sull’ennesimo doppio femminicidio, verificatosi in Sicilia, se poi si pende dalle labbra degli ergastolani. Come fanno troppi esponenti della sinistra. La tragedia siciliana è figlia di un permissivismo che va messo in archivio. Le pene devono essere scontate in condizioni di rispetto di ogni diritto, ma devono essere appunto scontate. La certezza della pena è una garanzia per tutti”, conclude.