Bellezza

È arrivata la Primavera: tornano le Giornate Fai

Seminario Vescovile (Ct)
Chiesa Badia di Sant’Agata (Ct)
Monastero delle Benedettine (Ag)
Carcere Borbonico (Ct)
Castagno dei cento cavalli (Ct)
Gran Priorato Sant’Andrea (En)
Castello Manfredonico (Cl)
Castello degli schiavi (Ct)
Castello Ursino (Ct)
Chiesa del Purgatorio (Ag)
Chiesa della Badiola (Ag)
Chiesa S.Giovanni degli Eremiti (Pa)
Chiesa San Martino dei Bianchi (Ct)
Ducea di Nelson (Ct)
Giardini di Porta di Ponte (Ag)
I giardini della Kolymbetra – Valle dei Templi (AG)
Gran Priorato Sant’Andrea (En)
Chiesa dell’Itria (Pa)
Grotta della Sibilla (Tp)
Matrice Vecchia (Pa)
Monastero di Santo Spirito (Ag)
Museo Naturalistico (Pa)
Palazzo Celauro (Ag)
Palazzo comunale Caltagirone (Ct)
Palazzo San Giuliano (Ct)

Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con l’apertura eccezionale di oltre 750 luoghi inaccessibili o poco noti: sabato 25 e domenica 26 marzo si rinnova l’appuntamento con le Giornate Fai di Primavera.

La manifestazione di punta del Fai, giunta alla 31ª edizione, offrirà l’opportunità di scoprire e riscoprire sorprendenti tesori d’arte e natura in tutta Italia, partecipando alle visite a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione in oltre 750 luoghi in 400 città, (l’elenco dei luoghi aperti e le modalità di partecipazione saranno pubblicate su questo sito dal 16 marzo).

Un fine settimana con un unico protagonista: il patrimonio di storia, arte e natura italiano. Una ricchezza del Paese che continua a stupire, luoghi speciali disseminati in ogni angolo della Penisola che rivelano una straordinaria ricchezza anche dove meno te lo aspetti.

Non solo monumenti dal riconosciuto valore dunque, ma anche siti inediti e paesaggi sconosciuti, la cui importanza in termini di cultura, storia e tradizioni, talvolta nascosta o non convenzionale, racconta l’identità del Paese più bello del mondo. Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. Non mancheranno poi itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici, nel solco dell’impegno della Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.

La manifestazione è inoltre un importante evento di raccolta fondi, per questo ai partecipanti verrà suggerito un contributo libero a partire da 3 euro, utile a sostenere la missione e le attività del Fai.
Di seguito alcuni degli appuntamenti previsti in Sicilia, l’elenco completo è disponibile sul sito web Fai.