Inchiesta

Economia circolare, i boschi una risorsa che la Sicilia non riesce a valorizzare

ROMA – Il legno è “amico” dell’ambiente e dell’uomo. Con la sua resistenza, elasticità e le sue proprietà termoisolanti è un materiale ideale per costruire abitazioni e interi edifici. A Brumunddal, in Norvegia, città a 140 chilometri da Oslo, ne hanno costruito uno di oltre 85 metri, il Mjøstårnet, che oggi detiene il record di altezza per un palazzo di tale fattura. Ma il legno è anche un materiale presente nella quotidianità di ciascuno, capace di trasformarsi all’infinito, dai mobili per il design alle cassette per l’ortofrutta, passando dagli imballaggi industriali e per alimenti i quali, una volta immessi nel circolo del consumo, possono essere recuperati e riciclati. Una vera e propria risorsa dalle mille potenzialità e utilizzi, che potrebbe rappresentare un alleato importante nel contrasto al cambiamento climatico, sia in termini di assorbimento che di risparmio di emissioni inquinanti.

Purtroppo, anche sotto questo aspetto, la Sicilia è molto indietro non essendo riuscita a sviluppare negli anni una gestione sostenibile delle foreste, che ogni estate finiscono preda dei roghi, spesso dolosi e dunque riconducibili a una mancata politica di controllo e prevenzione sul territorio. Stando ai dati ufficiali dell’Inventario nazionale delle foreste, che però risalgono a 15 anni fa, nell’Isola si contano 338.171 ettari di boschi, pari al 10% della superficie regionale, un dato che ci pone al penultimo posto della graduatoria nazionale, subito dopo la Puglia.

È evidente che si tratta di numeri da rivedere alla luce di quanto accaduto negli anni, con gli incendi che soltanto nel 2021 hanno mandato in fumo ben 78 mila ettari di vegetazione solo nella nostra regione (certo non tutti riconducibili a foreste, ma in buona parte sì). Come evidenziato nel Piano Forestale regionale 2021-2025, “in questa situazione, appare evidente come la gestione forestale sostenibile debba porsi come obiettivo prioritario la difesa del patrimonio forestale esistente da fattori di pressione, incendi forestali in primis, che possano ridurne la già esigua consistenza territoriale”.

FILIERA DEL LEGNO ANNO “UNO”

Nell’Isola il settore è tutto da sviluppare: la sua incidenza sul totale nazionale è appena l’1% con un fatturato che nel 2020 è stato di circa 200 milioni di euro… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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