Istruzione

Economie per l’edilizia scolastica, la Regione ritrova 8 milioni di euro

PALERMO – Ben 8 milioni di euro per l’edilizia scolastica, “ritrovati” tra le pieghe dei progetti non più finanziati, che sono stati riassegnati a nuove scuole, inserite nel piano triennale di edilizia scolastica 2018/2020, per portare a termine interventi che abbiano un progetto di livello esecutivo con un programma di lavori compatibile con la scadenza del 31 ottobre 2020. Di queste economie potranno godere 9 interventi, distribuiti tra Marsala, oltre mezzo milione di euro distribuiti tra due edifici, uno a Siracusa, a cui andranno un milione e mezzo di euro, e uno a Montalbano Elicona, a cui andrà poco meno della stessa cifra. Ancora, 270 mila euro andranno a Prizzi, un milione e mezzo di euro a Caccamo, 600 mila euro a Enna e altrettanto a Cesarò. In ultimo, quasi un milione e mezzo di euro andranno a Mazzarrone.

Diversi i progetti che sono decaduti: dal comune di Castelbuono, che ha rinunciato al finanziamento per la messa in sicurezza degli impianti nella scuola primaria “Tenente L. Cortina”, al Comune di Messina, da cui sono stati recuperati circa 800 mila euro. Al Comune di Giardini Naxos è stato invece revocato il finanziamento per il mancato rispetto del termine della riaggiudicazione provvisoria dei lavori relativi per la scuola elementare “A. Cacciola”.

Anche al Comune di Cefalù è stato comunicato un procedimento di revoca del finanziamento, anche in questo caso per il mancato rispetto del termine dell’aggiudicazione provvisoria dei lavori per la coibentazione ed impermeabilizzazione della scuola elementare “N. Botta”, per i quali erano stati stanziati 800 mila euro.

Il comune di Trapani e quello di Castelvetrano hanno comunicato dalla loro di non aver ottemperato all’aggiudicazione dei lavori rispettivamente per i lavori del liceo classico “Ximenes” e la scuola elementare “G. Verga”. Altri 250 mila euro vengono fuori dalla differenza fra l’assegnazione a favore della Regione Siciliana e l’ammontare complessivo del finanziamento previsto per i 40 interventi ammessi.

Prossimo passaggio, il decreto dà mandato al Servizio XI – “Interventi per l’edilizia scolastica ed universitaria – gestione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica” a trasmette le nuove disposizioni al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in modo da aggiornare gli elenchi degli edifici che stanno subendo interventi di ammodernamento.

Con i fondi messi a disposizione, potranno essere svolti lavori di diversa natura, definiti nel bando pubblico in ordine di rilevanza decrescente. In primis, potranno essere eseguiti interventi di adeguamento sismico delle strutture esistenti o di nuova costruzione, nel caso in cui la ristrutturazione non sia conveniente. Quindi, si potrà procedere a lavori finalizzati all’ottenimento del certificato di agibilità delle strutture, per adeguarsi alla normativa antincendio, dopo la verifica statica e dinamica dell’edificio. Ancora, si potranno costruire nuove strutture per esigenze scolastiche specifiche, come sale mensa, palestra o laboratori, o procedere a ogni altro tipo di intervento purchè venga verificata la conformità della struttura alle normative vigenti ed i relativi dati risultino inseriti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica.

I progetti sono stati presentati dai Comuni, le province, le città metropolitane e le unioni dei comuni che siano proprietari di edifici pubblici adibiti nell’uso a sede di istituzioni scolastiche, mentre non è possibile utilizzare i fondi per edifici in locazione o destinati a esigenze scolastiche temporanee.