Politica

Elezioni, confermata la senatrice umbra per la Sicilia

E’ stato dichiarato inammissibile dalla Consulta il conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sollevato dal senatore Gregorio De Falco contro la proclamazione a senatrice, nella seduta del 31 luglio 2019 dell’Assemblea del Senato, di Emma Pavanelli, candidata nelle liste M5s della Regione Umbria, con l’assegnazione del seggio non attribuito nella Regione Siciliana a causa “dell’incapienza di candidati nella lista M5s”.

Tra i motivi per i quali De Falco ha contestato l’attribuzione del seggio siciliano alla candidata umbra Pavanelli, la tesi che in questo modo si sarebbe “alterato il rapporto tra popolazione e numero dei senatori (avendo l’Umbria già beneficiato del numero minimo di sette senatori)”.

La decisione della Corte Costituzionale, la numero 86 del 2020, è stata depositata oggi.

Emma Pavanelli era stata individuata il 31 luglio dello scorso anno dalla Giunta per le elezioni come prima dei non eletti pentastellati in Umbria per andare a occupare il seggio rimasto vacante in Sicilia per mancanza di candidati del movimento.

Lo aveva comunicato in Aula la presidente del Senato Elisabetta Casellati, proclamandola senatrice, dal primo agosto scorso è membro permanente della 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali).

È inoltre membro della commissione parlamentare di indirizzo e controllo su fenomeni di intolleranza, razzismo e istigazioni all’odio voluta dalla senatrice Liliana Segre.