E’ Maurizio Croce il candidato sindaco del centrodestra per le prossime elezioni amministrative di Messina. La coalizione, che ancora non ritrova l’unità su Palermo, si è invece ricompattata per la città sullo Stretto sul nome del capo della Struttura commissariale contro il dissesto idrogeologico del governo Musumeci. “Il tavolo del centrodestra a Roma ha trovato la sintesi sul candidato a sindaco di Messina” aveva annunciato in serata, con una nota, il coordinatore regionale di Forza Italia, Gianfranco Miccichè.
“Avevo posto l’unità della coalizione come condizione per la mia candidatura, saperla oggi compatta sul mio nome mi riempie di orgoglio. Adesso ci sono tutte le condizioni per partire con una bella campagna elettorale per Messina”. Così Maurizio Croce commenta all’Adnkronos la sua candidatura a sindaco di Messina per il centrodestra. A sostenere Croce una coalizione ampia (Forza Italia, Lega, Udc; Noi con l’Italia, Autonomisti) che, salvo smentite dovrebbe comprendere anche Fratelli d’Italia e La Nuova Dc di Totò Cuffaro, passando per Sicilia Futura di Picciolo e Ora Sicilia di Genovese. “Spero che arrivi anche il sostegno di altri” dice Croce, guardando a Italia Viva con Matteo Renzi e Azione di Calenda.
Capo Dipartimento alla Regione con Raffaele Lombardo, assessore al Territorio con Rosario Crocetta, e poi commissario per il dissesto idrogeologico nella Struttura del governo Musumeci, Maurizio Croce potrebbe apparire poco “politico” ma questo, a suo dire, è il suo valore aggiunto. “E’ la prova provata che io sono più un tecnico. Forse se mi avessero visto come un ‘politico’ non ci sarebbe stata questa unità sul mio nome. Direi che la mia è una candidatura tecnica-politica”.