Palermo

Palermo, candidati, simboli e designati, le elezioni entrano nella fase clou

PALERMO – Sei candidati alla carica di sindaco, venti liste con quasi ottocento aspiranti consiglieri e una quarantina di assessori designati. Con la presentazione ufficiale delle liste presso l’ufficio del Segretario generale a Palazzo Jung è scattato il rush finale per conquistare uno dei quaranta scranni di Sala delle Lapidi e il governo della quinta città d’Italia.

In due puntate vedremo quali sono i nomi principali

A supporto di Roberto Lagalla, che è riuscito a mettere insieme in un’unica coalizione tutto il centrodestra e i renziani, quasi metà delle liste: ben nove. Il candidato del centrosinistra Franco Miceli è sostenuto da quattro liste, quello dei moderati Fabrizio Ferrandelli da tre, Rita Barbera da due, Ciro Lomonte e Francesca Donato da una a testa.

Le liste di Roberto Lagalla

Lagalla è supportato da Prima l’Italia (la formazione creata dal leader della Lega Matteo Salvini), Dc Nuova, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lavoriamo per Palermo, Alleanza per Palermo, Noi con l’Italia, Moderati per Lagalla sindaco e Udc. A guidare Prima l’Italia ecco il capolista Igor Gelarda (attuale capogruppo in Aula) e gli altri consiglieri uscenti Alessandro Anello, Marianna Caronia e Sabrina Figuccia.

La capolista della Dc Nuova di Totò Cuffaro è il medico legale Nunzia Albano. Trovano spazio anche l’imprenditore nel settore abbigliamento Massimo Niceta, l’ex coordinatore giovanile di Diventerà Bellissima Domenico Bonanno e Alì Listì Maman, che nel 2017 si era ritirato in polemica con il M5s. Il capolista dell’Udc è il docente universitario di ingegneria Luigi Palizzolo. Nutrita la pattuglia di consiglieri uscenti in Forza Italia: il capolista è il veterano Giulio Tantillo, con un ventennio di esperienza alle spalle, ma ci sono anche gli ex Sicilia Futura-Italia Viva Gianluca Inzerillo, Caterina Meli e Ottavio Zacco, senza dimenticare l’ex assessore comunale alle Attività produttive (con Orlando) Leopoldo Piampiano (sempre sponsorizzato da Edy Tamajo) e Natale Puma, vicino a Franco e Andrea Mineo. Tra le donne l’ex Pd Rosi Pennino, l’ex commissario cittadino di Diventerà Bellissima Stefania Munafò e Adelaide Mazzarino, moglie del forzista Eusebio D’Alì.

Facce già viste anche in Fratelli d’Italia, dove si ripresenta, dopo l’esperienza da consigliere durante l’Orlando quater, l’eurodeputato ed ex forzista Giuseppe Milazzo, seguito da un drappello di consiglieri uscenti meloniani, del misto e di Diventerà Bellissima: Francesco Scarpinato, Mimmo Russo, Fabrizio Ferrara, Valentina Caputo, Giuseppina Russa e Claudio Volante. C’è anche il sindaco di Ventimiglia di Sicilia Antonio Rini, fratello dell’uscente Claudia (di Diventerà Bellissima ma eletta con Orlando).

Lavoriamo per Palermo è una delle due liste riconducibili direttamente a Lagalla ed è composta, tra gli altri, dai renziani (senza simbolo) Salvo Alotta, Francesco Bertolino, Paolo Caracausi, Carlo Di Pisa, Luisa La Colla, il consigliere della settima Circoscrizione Pietro Gottuso, la testimone di giustizia Valeria Grasso e l’ex consigliera Idv Giusi Scafidi. Noi con l’Italia di Saverio Romano si presenta col capolista Patrizio Lodato (ex assessore provinciale e comunale) e con Alessandra Minutella di Noi di Centro (di Clemente Mastella). Totò Lentini guiderà la sua lista Alleanza per Palermo pur essendo nella rosa degli eventuali assessori.

Ben sei i simboli apparentati nella lista Moderati per Lagalla, tra cui Rinascimento di Vittorio Sgarbi e Italia al Centro di Giovanni Toti. Il capolista è Antonino Santonastaso. Sugli assessori designati Lagalla compie una scelta in piena logica Cencelli: i primi sei nomi sono tutti esponenti di spicco dei partiti che compongono la sua ampia coalizione.

Il vice designato, com’è noto, è l’ex candidato sindaco ed ex presidente dell’Ars Francesco Cascio di Forza Italia. Poi ci sono altri due ex candidati, il centrista Lentini (Mna) e la parlamentare di Fdi Carolina Varchi, e ancora il leghista Pippo Fallica, Antonello Antinoro in quota Noi con l’Italia (già assessore regionale con l’Udc) e Alessandra Tirrito, vicina all’assessore regionale Toto Cordaro.