Politica

Elezioni politiche, l’Italia riparte da Giorgia Meloni

ROMA – La vittoria netta di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia ha destato l’interesse della politica europea e mondiale.
Il portavoce capo della Commissione Europea Eric Mamer, durante il briefing con la stampa a Bruxelles ha detto che la Commissione Europea “non commenta mai i risultati delle elezioni nazionali”, ma l’esecutivo Ue e “la presidente Ursula von Der Leyen lavorano con i governi che escono dalle urne dei Paesi dell’Unione. Non è diverso nel caso dell’Italia: beninteso, noi speriamo di avere una cooperazione costruttiva con le nuove autorità italiane – ed ha aggiunto – per il momento, “attendiamo che l’Italia proceda a nominare il governo secondo le sue procedure costituzionali”.

Decisamente meno diplomatico l’intervento di Jessica Parker, corrispondente della Bbc a Bruxelles: “Un nuovo governo Meloni – ha detto – potrebbe significare più divisione nell’Ue dato che il suo predecessore era il tecnocrate favorito da Bruxelles, Mario Draghi”, sottolineando che “non è un caso” che siano arrivati da Ungheria e Polonia i primi messaggi di congratulazioni a Giorgia Meloni. “Varsavia e Budapest hanno entrambe governi nazionalisti conservatori entrati in rotta di collisione con Bruxelles su alcune questioni tra cui i diritti Lgbt”, sostiene la giornalista.

Negativo anche il commento del primo segretario del partito Socialista in Francia, Olivier Faure: “Che sia post o pre fascista, l’estrema destra resta l’estrema destra ed è sempre la destra del business che gli da una spinta. Abbiamo 5 anni per evitare che una Giorgia Meloni prenda il potere in Francia”.

Di tutt’altra idea Mario Biasetti, giornalista di Fox News: “Credo che Meloni farà un buon lavoro al governo. Lo spero per gli italiani e per l’Italia, un Paese che amo”, sottolinea il giornalista italo-americano, che si dice convinto che “la piattaforma della leader di Fdi sia abbastanza buona e che l’Italia prenderà la strada giusta”.
“Da quello che so a Washington sono molto tranquilli per questa vittoria di Meloni. In Italia e Stati Uniti ci sono oggi questioni politiche molto simili, basta vedere il tema dell’aborto. Mio figlio che vive a Chicago oggi mi ha detto: Magari potessimo votare una Giorgia anche qui in America”.

Sui rapporti con l’Unione, Biasetti ritiene che tutti i contrasti “possano essere risolti”, sottolineando tuttavia che se l’Italia dovesse avvicinarsi alle posizioni di Polonia e Ungheria non sarebbe “positivo” per Roma, che invece dovrà “accettare” alcune direttive di Bruxelles. Entusiasta il figlio del presidente del Brasile Jair Bolsonaro.

“È un successo”, ha scritto, affermando che “la nuova premier italiana è Dio, patria e famiglia”: Bolsonaro Jr, che è deputato federale dello Stato di San Paolo, ha quindi sottolineato che Meloni “è la prima donna in questa posizione in Italia”.
Il pensiero opposto è quello del presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Bätzing, che ha definito la vittoria della destra alle elezioni in Italia “un vero pericolo per la coesione in Europa”. “Una svolta a destra, un vero pericolo per la coesione in Europa, anche in questo Paese, l’Italia, con cui siamo intrinsecamente legati, non solo politicamente, ma anche a livello ecclesiastico”, ha detto il vescovo di Limburgo.

Giorgia Meloni, intanto, si è messa già al lavoro: “Gli italiani ci hanno affidato una responsabilità importante. Ora sarà nostro compito non deluderli e fare il massimo per restituire dignità e orgoglio alla Nazione”. Come spiega Luca Ciriani di FdI, “Meloni sta approfondendo tutti i dossier più scottanti e urgenti, tra cui la Nota di aggiornamento al Def”.