Istruzione

Elezioni universitarie: affluenza bassa e santini davanti ai seggi

CATANIA – Due competizioni elettorali. Accordi, programmi ai minimi termini, ma tanta adrenalina. Uno scenario da cui emergono presunte irregolarità e approssimazione. Dalla poca competenza dei presidenti di seggio alle scorrettezze di alcuni candidati, intenti a distribuire fac-simile davanti ai seggi facendosi beffa del divieto. Complice anche l’indifferenza di chi dovrebbe controllare. Regole? Nessuna. Il vero dato è l’affluenza: si staglia sotto il 25%.

È il quadro allarmante emerso in occasione delle elezioni universitarie che, gli scorsi 14 e 15 maggio, hanno impegnato le aule studio delle facoltà etnee regalando siparietti degni dei migliori palcoscenici. Gli studenti dell’Ateneo catanese si sono recati alle urne per esprimere la propria preferenza in merito al rinnovo del Consiglio di amministrazione dell’Ente regionale per il diritto allo studio (Ersu) per il quadriennio 2019-2023, e del Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu) per il triennio 2019-2022.
Ersu: cinque liste per tre poltrone.

Su oltre 45 mila aventi diritto hanno votato solo in 10 mila. Sintomo della disaffezione a una competizione elettorale che – stando ai dati rinvenibili sul sito Unict – sembra servire più alle associazioni politiche che agli studenti. L’affluenza non arriva al 24%. A darsi battaglia per occupare gli scranni dell’ente regionale per il diritto allo studio, sono state cinque liste tutte più o meno legate alle forze politiche della città: Universu, Unydea, Sos Ersu, #Studenti e Uniti per i fuori sede.

A trionfare sono Paola Pulvirenti (1233 voti) della lista Sos Ersu, la matricola Giovanni Girgenti (1215 voti) della lista Universu e Rosario Roberto Fiorenza (1707 voti), candidato dell’associazione La Finestra nel contenitore di centrosinistra #Studenti. Nessun eletto per Unydea e Uniti per i fuori sede. Un flop, quest’ultimo, che non passa inosservato. Nella lista che mette assieme i giovani leghisti catanesi e il mondo autonomista era candidato Vincenzo Gaetano Piazza, figlio del presidente dell’Ordine dei medici Diego. Niente da fare per lui, nonostante oltre mille preferenze.

Cnsu: sette liste per 24 componenti.
L’organo consultivo nazionale è composto da ventiquattro componenti eletti tra gli studenti iscritti ai corsi di laurea magistrale e specialistica, da un componente eletto dagli iscritti ai corsi di specializzazione e da un eletto tra gli iscritti ai corsi di dottorato di ricerca nei collegi nazionali stabiliti con decreto ministeriale del Miur. Al Consiglio nazionale degli studenti universitari, nel seggio di Catania, su 41 mila aventi diritto, hanno votato meno di 10 mila studenti. Un’affluenza pari al 24%. Tra i più votati dell’Ateneo, Antonio Cirino (1674 preferenze) in quota Azione universitaria; Carlo Cristofaro (1391 preferenze) espressione del senatore Pino Firrarello e del genero Giuseppe Castiglione; il candidato voluto dal deputato regionale Luca Sammartino (Pd), Alessandro Todero (1940 preferenze); infine Garo Benedetto Nicola (365 preferenze).