La relazione conclusiva della commissione di inchiesta del Senato brasiliano sulla disastrosa gestione della pandemia da Coronavirus da parte del presidente Jair Bolsonaro propone di accusarlo formalmente di “omicidio di massa” per gli oltre 600mila morti per Covid.
Secondo la poderosa relazione finale di oltre 1.200 pagine della commissione di inchiesta che sarà presentata oggi e votata martedì prossimo dal Senato il presidente brasiliano è personalmente responsabile per aver permesso la diffusione del Covid, cercando di convincere la popolazione di raggiungere l’immunità di gregge nel tentativo di danneggiare al minimo la produzione economica del Paese.
Il rapporto della Commissione parlamentare d’inchiesta del Senato, secondo il sito del quotiodiano El Pais che lo ha visionato, raccomanda di incriminare per omicidio di massa una settantina di persone, oltre a Bolsonaro che potrebbe essere accusato di genocidio o omicidio volontario di persone che hanno creduto nelle sue campagne a favore della clorochina e dell’ivermectina, farmaci senza provata efficacia contro il coronavirus e che il presidente ha pubblicamente promosso. Una campagna organizzata con una rete di false informazioni sul covid-19, che ha avuto la macchina politica del governo Bolsonaro e la complicità del consiglio federale di medicina – che ha permesso ad alcuni dei suoi membri di promuovere questi farmaci di non dimostrata efficacia, con l’effetto di far raggiungere al Brasile tassi di mortalità superiori a quelli di altri paesi del mondo.
Se martedì prossimo il Senato approvasse le conclusioni della commissione d’inchiesta che contesta al Presidente una dozzina di reati penali gravi, dovrà trasmettere immediatamente la richiesta di incriminazione e la documentazione raccolta alla Procura, molto legata a Bolsonaro, per i profili penali dell’inchiesta per il possibile impeachment. (ASKANEWS).