Variante Omicron e contagi in aumento: sono queste le fonti di preoccupazione principali in Italia come nel resto d’Europa in questo momento. Solo in Sicilia oggi (28 dicembre) si sono sfiorati i 3mila nuovi casi accertati, con Catania al primo posto per numero di nuovi positivi (659).
In queste ore, poi, le code per effettuare il tampone sono praticamente interminabili: c’è chi fa un controllo “per scrupolo” prima dei festeggiamenti di Capodanno, chi presenta sintomi o ha avuto un contatto con un positivo e chi necessita di un esito negativo per lavoro o per un viaggio. File, assembramenti, confusione, disagi… La situazione lascia i catanesi tutt’altro che indifferenti, soprattutto nel periodo che dovrebbe essere il più sereno dell’anno, quello delle Feste.
Il Commissario per l’emergenza Covid dell’Area Metropolitana di Catania, Pino Liberti, ha risposto – tramite ufficio stampa – ad alcune domande sulla variante Omicron a Catania e sulla “questione tamponi”, fornendo informazioni utili a chi vuole conoscere i dettagli relativi alla situazione Covid nel capoluogo etneo.
La variante Omicron è oggetto di discussione ormai da diverse settimane: appare più contagiosa ma meno aggressiva rispetto alle precedenti, ma gli studi sembrano ancora insufficienti a fornire rassicurazioni troppo affrettate o, al contrario, generare allarmismi ingiustificati. In attesa di conoscere meglio la nuova variante Covid, le autorità politiche e sanitarie stanno cercando di potenziare al massimo il tracciamento e incentivare la campagna vaccinale (soprattutto il richiamo con la cosiddetta “dose booster”).
Da alcuni giorni, la variante è arrivata anche in Sicilia. Per quanto riguarda Catania, l’ufficio stampa del Commissario Liberti dichiara: “Al momento a Catania c’è un solo caso accertato con variante Omicron. La situazione fino a ora è sotto controllo, ma c’è da aspettarsi che anche in Sicilia tenderà a diventare prevalente come nel resto d’Italia, dove si attesta intorno al 30%”.
La Sicilia ha già messo in campo esperti per contrastare la variante Omicron, ma la prevenzione rimane ancora l’arma principale per ridurre il contagio e limitare i danni legati al Covid (già numerosi sul fronte sia sanitario che economico-sociale).
“La nostra Regione si distingue per la presenza di numerosi laboratori che operano il sequenziamento, in maniera capillare e nel giro di pochissimi giorni, dimostrando efficienza e capacità riconosciute a livello nazionale. Le indicazioni ci invitano a stare all’erta, non sottovalutare alcun sintomo e soprattutto adottare le opportune misure di prevenzione e contrasto, come l’uso della mascherina FFP2”.
Grazie alle misure e agli strumenti introdotti per contrastare il Covid, la risalita dei contagi al momento sembra non aver portato a una crescita altrettanto allarmante dei ricoveri. Non si può certo abbassare del tutto la guardia, ma si tratta comunque di un dato positivo importante.
A Catania, nonostante i casi Covid siano aumentati in maniera costante nelle ultime settimane, la pressione ospedaliera appare sotto controllo: “L’aumento considerevole è senz’altro relativo ai contagi. Se i reparti ospedalieri non sono sotto stress si deve all’incremento dei vaccini, come dimostra anche il numero dei posti letto occupati tra reparti ordinari e Terapia Intensiva”, spiega il Commissario Liberti tramite l’ufficio stampa.
Ecco i dati ospedalieri attuali relativi all’Area Metropolitana di Catania: “Sono circa 195 i ricoveri, di questi 130 si riferiscono a persone non vaccinate, circa 5 a vaccinate con 1 dose, circa 55 con 2 dosi, circa 5 con 3 dosi (dati aggiornati al 26 dicembre). Il vaccino non evita il contagio ma protegge dalle conseguenze più gravi e dall’ospedalizzazione, con l’eccezione di soggetti molto anziani con patologie pregresse e altri rarissimi casi”.
Complici le Feste e le nuove disposizioni anti-Covid, negli ultimi giorni c’è stato un vero “assalto” alle farmacie e ai cosiddetti drive-in (detti anche drive-through o, in italiano, postazioni mobili) per effettuare tamponi. Ore d’attesa, file interminabili e assembramenti: una vera “odissea”.
Come si agirà a Catania e provincia? Dall’ufficio del Commissario per l’emergenza Covid Pino Liberti arriva la risposta: “I drive-in degli hub come le farmacie sono letteralmente presi d’assalto. Il tampone in via precauzionale per trascorrere con maggiore serenità le feste, oltre al timore per la circolazione della variante Omicron, fa sì che ogni giorno in questo periodo si riversino migliaia di persone nelle strutture dove si effettuano i test anti-Covid. Solo ieri, in via Forcile si sono registrati 1.670 tamponi, al Palatupparello 1.490, in aeroporto 758”.
“Evidentemente questi flussi determinano assembramenti e saturano le strutture. Nei giorni scorsi l’assessore Razza ha annunciato la volontà della Regione di potenziare e raddoppiare i drive-in individuando aree e spazi adeguati in alcuni Comuni della provincia. Alcuni di questi hanno già dato la propria disponibilità”. Sembrano esserci novità in arrivo, quindi, per fronteggiare l’aumento delle richieste di tamponi e migliorare la situazione nelle farmacie e nelle postazioni mobili.
Dove e quando è possibile effettuare un tampone in questi giorni a Catania, soprattutto nei prefestivi (31 dicembre/5 gennaio) e nei festivi (1 e 6 gennaio)?
“Visto il momento particolarmente delicato si è deciso di rimanere aperti anche nei prefestivi e festivi, chiedendo un ulteriore sforzo al personale medico, agli informatici e a tutti coloro che lavorano per garantire ogni giorno il funzionamento degli hub vaccinali e dei drive-in”.
Questi sono gli orari previsti degli hub:
Marianna Agata Strano